Mercoledì 24 Aprile 2024

Shutdown, Trump propone ai Dem un compromesso. Ma Nancy Pelosi lo boccia

Il presidente ha chiesto il finanziamento del muro al confine con il Messico, e in cambio ha offerto tre anni in più di tutela ai cosiddetti "dreamers". Il no dei Democratici

Donald Trump parla alla Nazione (Ansa)

Donald Trump parla alla Nazione (Ansa)

Washington, 19 gennaio 2019  - Donald Trump ha parlato alla Nazione annunciando la sua proposta per porre fine allo shutdown, il blocco parziale dell'attività di governo per mancanza di un accordo sul bilancio. Il presidente ha spiegato che al confine degli Stati Uniti con il Messico "esiste una crisi umanitaria e di sicurezza" che "richiede azioni urgenti". Trump dalla Diplomatic room della Casa Bianca, prima di illustrare la sua proposta, ha insistito sul fatto che al confine col Messico "c'è una crisi umanitaria e di sicurezza che richiede una azione urgente".

Il numero uno della Casa Bianca così ha lanciato un appello ai Dem lavorare in modo bipartisan, "ad ascoltarsi, costruire fiducia e trovare soluzioni insieme", per risolvere lo shutdown e garantire sicurezza al confine con il Messico. Anche se poi ha ribadito: "Manterrò la mia promessa sull'immigrazione, in un modo o nell'altro".

La proposta di Trump per porre fine allo shutdown, giunto al 29esimo giorno, è semplice: lui ottiene dal Congresso i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico, e in cambio offre un'estensione di tre anni delle tutele per i dreamers, "700mila beneficiari giovani entrati illegalmente nel Paese molto tempo fa". Trump ha assicurato: "Questa proroga darà loro la possibilità di avere lavoro, sicurezza sociale e protezione dall'espulsione". Inoltre ha anche offerto una "proroga di tre anni dello status speciale protetto", cioè il Tps (Temporary Protection Status), il che significa che "300mila migranti che hanno il proprio status in fase di scadenza avranno tre anni in più di certezza, in attesa che il Congresso abbia tempo per discutere".

La richiesta di Trump sarebbe di 5,7 miliardi di dollari per un muro in acciaio lungo 230 miglia al confine con il Messico, in più l'impiego di 2750 agenti di frontiera in aggiunta a quelli che già vi operano. Inoltre 800 milioni per l'assistenza umanitaria e 805 milioni per la tecnologia anti droga. La proposta sarà presentata in Senato in settimana dal leader della maggioranza, Mitch McConnell, ma i Democratici sembrano già pronti a rifiutare.

La proposta ha trovato subito la reazione negativa della speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi. "I democratici speravano che il presidente fosse finalmente pronto a riaprire il governo e procedere con una discussione di cui si sente un gran bisogno per proteggere il confine", ha scritto in una dichiarazione la speaker alla Camera. "Sfortunatamente, le notizie iniziali rendono chiaro che questa proposta è un insieme di iniziative precedenti già respinte, tutte inaccettabili". La Pelosi ha chiuso la porta: "E' improbabile che qualcuna di queste disposizioni da sola possa passare alla Camera. Il presidente deve firmare le leggi per riaprire il governo immediatamente e mettere fine a questo shutdown senza senso che tiene il popolo americano in ostaggio".