Mercoledì 24 Aprile 2024

Shinzo Abe, cosa sappiamo sul killer dell'ex premier. Rischia la pena di morte

Ex militare delle forze di autodifesa del Giappone, Tetsuya Yamagami ha dichiarato alla polizia: "Ho mirato per ucciderlo. Provavo risentimento nei suoi confronti". Credeva che Abe avesse un legame con un organizzazione che l'attentatore odia

Tokyo (Giappone), 8 luglio 2022 - Tetsuya Yamagami, l'uomo che oggi ha sparato e ucciso l'ex premier del Giappone Shinzo Abe, era "insoddisfatto" dell'operato "dell'ex capo politico" ed ha "mirato per ucciderlo". Il killer di Abe è stato bloccato dalle forze dell'ordine presenti a Nara durante un comizio a sostegno di un candidato del partito Liberal-democratico a cui stava partecipando l'ex primo ministro giapponese, non prima però che con una pistola artigianale sparasse due volte e uccidesse Abe. Ora Yanagami potrebbe rischiare la pena di morte. Ecco un profilo che racconta chi era l'attentatore del due volte primo ministro del Paese del sol levante e del perché ha messo in atto questo attentato.

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Il killer di Abe bloccato a terra (Ansa)
Il killer di Abe bloccato a terra (Ansa)

Tetsuya Yamagami: ecco chi è il killer di Abe

Tetsuya Yamagami, 41 anni residente a Nara, è un ex militare delle forze di autodifesa del Giappone. Dal 2005 ha servito per circa tre anni il Paese nella Marina. Dopo aver sparato a Shinzo Abe ed essere stato arrestato, Yamagami ha dichiarato alla polizia di essere insoddisfatto dell'ex premier e che "volevo ucciderlo, provavo del risentimento nei suoi confronti". "Non s'è trattata di una questione di credo politico", hanno detto le autorità. "Il sospetto ha dichiarato di nutrire rancore nei confronti di una particolare organizzazione e di aver commesso il crimine perché credeva che l'ex primo ministro Abe avesse un legame".

Il killer di Abe ha anche detto di aver costruito da sé "la pistola e diversi ordigni esplosivi" col quale ha condotto l'attacco. Lo riferisce la televisione pubblica nipponica NHK. Yamagami è stato mostrato dalle immagini trasmesse dalla tv prima dell'attacco e durante l'arresto con diversi agenti di sicurezza di Abe che lo bloccavano. Era vestito di grigio. Le immagini della NHK hanno mostrato, sul luogo dell'attacco, anche un oggetto: dei cilindri, probabilmente di metallo, tenuti assieme da scotch nero simile a un ordigno esplosivo.  Nella perquisizione che è stata effettuata all'interno dell'appartamento in cui Yanagami viveva, La polizia di Nara ha ritrovato ordigni esplosivi e altre pistole fabbricate artigianalmente dall'attentatore.

Aggressioni a politici in Giappone: i precedenti

Prima della sparatoria di oggi contro Shinzo Abe, si ricordano rari casi in cui esponenti politici sono stati aggrediti in Giappone. Il 18 aprile del 2007, il sindaco di Nagasaki Iccho Itoh era stato colpito da Tetsuya Shiroo, membro della gang della yakuza. Era morto il giorno dopo per le ferite riportate. Il 12 ottobre del 1960 era stato assassinato, con una spada da samurai, durante un dibattito, il capo del Partito socialista giapponese, Inejiro Asanumaa. A ucciderlo era stato l'ultranazionalista di destra di 17 anni, Otoya Yamaguchi.