Chi era Shinzo Abe: la parabola dell'ex premier. Dalla Abenomics all'attentato mortale

Il premier più longevo del Paese del sol levante aveva assunto il ruolo dal 2006 al 2007 e dal 2012 al 2020

Tokyo (Giappone), 8 luglio 2022 - Il premier più longevo del Giappone. Shinzo Abe, vittima di un attentato mortale nel corso di un evento elettorale a Nara, ha caratterizzato la politica e le scelte economiche del Paese del sol levante nel terzo millennio. Il politico 65enne, ha guidato il governo giapponese in due diversi periodi. Il primo fra il 2006 e il 2007, il secondo dal dal 26 dicembre 2012 al 28 agosto 2020, giorno delle sue dimissioni. La pancreatite, che lo ha accompagnato per tutta la vita, lo ha costretto poi al ritiro dall'attività politica.

Cos'è la Abenomics, la politica economica che aveva reso famoso Shinzo Abe

Attentato a Shinzo Abe: le foto della cattura dell'attentatore

Shinzo Abe (Ansa)
Shinzo Abe (Ansa)

Shinzo Abe: la carriera politica

Nato il 21 settembre 1954, figlio dell'ex ministro degli Esteri Shintaro Abe e nipote dell'ex premier Nobushe Kishi, Shinzo Abe ha iniziato la sua carriera politica nazionale nel 1993, con l'elezione nel Parlamento giapponese. Dodici anni dopo, nel 2005, la prima partecipazione diretta nel governo, con il ruolo di segretario di gabinetto del premier Junichiro Koizumi. Passa un solo anno e Abe assume il ruolo di primo ministro del Giappone. Un'avventura senza fortuna, perché Abe, toccato da una serie di scandali, è costretto ben presto ad abbandonare il ruolo. Perse le elezioni per il rinnovo della Camera alta nel luglio 2007, a settembre Abe opta per le dimissioni. Riassume la carica di premier nel dicembre del 2012, portandola avanti per ben otto anni.

Abenomics: che cosa è

Considerato come un 'falco' per le sue posizioni nazionaliste in politica estera e di difesa, Shinzo Abe è stato soprannominato 'Il Principe'. Le sue posizioni a difesa del Giappone negli anni hanno reso tesi i rapporti con Cina e Corea del Sud. Il leader del Partito liberal democratico, di cui l'attuale premier Fumio Kishida è il delfino, ha dato il suo nome alle sue politiche economiche, tanto è stato il loro successo iniziale: la Abenomics, lanciata nel 2013 per risollevare il Paese dalla crisi economica. L'allora Premier aveva deprezzato lo yen per promuovere l'export, tenuto i tassi di interesse sotto lo zero per scoraggiare il risparmio, aumentato la spesa pubblica e lanciato una serie di riforme strutturali.

Nel 2015 ha promosso il diritto alla auto difesa collettiva, autorizzando missioni militari all'estero e la difesa del Paese e dei suoi alleati di fronte a un attacco, una riforma approvata in Parlamento. Abe non è arrivato a emendare la Costituzione. Nel 2020, il Giappone, malgrado l'Abenomics, è entrato in recessione. Il Premier è stato anche criticato per la sua gestione della pandemia, con la distribuzione, per esempio, di mascherine lavabili.