Giovedì 18 Aprile 2024

Usa, boom delle chiese dei serpenti. I pastori rischiano la vita a ogni messa

In America le cosiddette 'chiese dei serpenti', nonostante molte delle loro attività siano considerate illegali, continuano a fare proseliti. I predicatori, durante le cerimonie, maneggiano tranquillamente rettili letali e trangugiano serenamente i loro veleni

Una vipera (Afp)

Una vipera (Afp)

Frankfort, 21 ottobre 2018. Interpretano la Bibbia alla lettera e sono disposti a morire pur di non tradire le scritture. In America le cosiddette 'chiese dei serpenti', nonostante molte delle loro attività siano considerate illegali, continuano a fare proseliti. I predicatori, durante le cerimonie, maneggiano tranquillamente rettili letali e trangugiano serenamente i loro veleni. Negli Stati Uniti sono undici i centri religiosi dove la domenica chi celebra la messa mette a repentaglio la propria vita davanti ai fedeli. Tutto nasce dal vangelo di Marco e da quel versetto che recita: "Prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno". Dal 1955 a oggi sono quattordici i pastori Usa che sono morti durante questi pericolosi riti. L'ultimo è stato John Bock, morso nel 2015 da un serpente a sonagli nella chiesa pentecostale Mossie Simpson a Jenson in Kentucky, dove è vietato maneggiare rettili negli spazi pubblici. Un anno prima era stato ucciso nello stesso modo Jamie Coots.

Suo figlio, incurante della sorte del padre, ha seguito la stessa strada, rischiando di morire qualche anno dopo.

Molti religiosi hanno perso diversi membri della propria famiglia a causa di questa interpretazione letterale della Bibbia. Il pastore Chris Wolford a soli undici anni ha visto morire dissanguato il padre, attaccato da serpente. Venticinque anni dopo ha perso anche il fratello in circostanze analoghe. Ciononostante si rifiuta di abbandonare la fede. “Dio mi ha salvato dalla droga. Mi facevo di metanfetamina, cocaina e antidolorifici. Il Signore – racconta Wolford al Sun – aveva altri piani per me". In appena due anni gli habitués della sua parrocchia sono passati da tre a trenta. Molti di loro sostengono di essere stati miracolati, guarendo da terribili malattie o perdendo cattive abitudini, come l'alcolismo. “La gente pensa che siamo pazzi a maneggiare dei serpenti, ma la Bibbia dice chiaramente che se sono un folle, sarò un folle nel nome di Cristo”

Non tutte le domeniche Chris sfida i rettili. “Lo faccio solo – precisa – quando sento lo Spirito santo dalla mia parte”. Tra i nuovi fedeli c'è anche chi si è avvicinato dopo aver visto un video su Internet. “Due mesi fa ho trovato Gesù – racconta il meccanico di 40 anni James Bowman – e ho smesso per sempre di bere. Sono stati i serpenti”.