Venerdì 19 Aprile 2024

Sergei Eisenstein, Google: i 120 anni dalla nascita del padre della Corazzata Potemkin

Il regista russo, nato a Riga nel 1898, è stato un pioniere e un teorico del montaggio cinematografico

Sergei Eisenstein, il doodle di Google per i 120 anni dalla nascita

Sergei Eisenstein, il doodle di Google per i 120 anni dalla nascita

Riga (Lettonia), 22 gennaio 2018 - A 120 anni dalla nascita, Google dedica il doodle di oggi al regista Sergei Eisenstein, nato a Riga il 22 gennaio 1898. E' un uomo che cambiò il modo di fare cinema. Il regista e sceneggiatore è noto soprattutto per aver firmato 'La corazzata Potemkin' e 'Ottobre', considerati capolavori del cinema d'avanguardia sovietico. Piccola parentesi: il doodle è una versione modificata del logo del motore di ricerca, spesso usata per ricordare artisti e personaggi del mondo della cultura. Ma anche della scienza, della medicina, della tecnologia.

Tornando alla figura di Eisenstein, in Italia, 'La corazzata Potemkin' di Eisenstein è film famosissimo e popolare soprattutto grazie a Paolo Villaggio e a quella frase rimasta storica del ragionier Fantozzi che, in uno sbotto liberatorio durante il cineforum aziendale, si alza e giudica il film una ''boiata pazzesca''. Villaggio giudicava il film "di una noia mortale" e ricorda che quando era giovane "era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra". Insomma, era "un tabù assolutamente intoccabile" insieme alla Resistenza.

Sergei Eisenstein, morto a Mosca nel 1948, è ritenuto tra i registi più influenti della storia del cinema per via dei suoi lavori rivoluzionari .  E' stato un pioniere e un teorico del montaggio cinematografico, e sperimentò nuove modalità di produzione del senso attraverso tale pratica. Secondo il regista, tale pratica poteva essere utilizzata efficacemente per manipolare le emozioni e le convinzioni ideologiche degli spettatori. Lungo tutta la sua carriera non smise mai di lavorare e ridefinire costantemente l'idea di montaggio e le sue possibilità espressive, passando dal Montaggio delle attrazioni al Montaggio intellettuale (detto anche Cinedialettica) a quello definito Verticale.

Nei suoi primi film, Eisenstein non usò attori professionisti. Le sue storie non trattavano di personaggi individuali ma si rivolgevano alle grandi questioni sociali, soprattutto ai conflitti di classe. La folla era il vero personaggio principale dei film, mentre i ruoli di spicco erano interpretati da persone senza esperienza professionale ma che avevano una fisionomia e un aspetto immediatamente riconoscibile e connotabile in rapporto ad una classe sociale ben precisa (kulaki, borghesi, proletari, contadini), secondo il concetto di Tipaz usato in tutto il cinema sovietico dell'epoca. La natura sperimentale e critica del lavoro di Eisenstein, si fondava sulla ricerca di un linguaggio cinematografico sempre più complesso e antinaturalistico, ovvero l'opposto di ciò che si andava imponendo nella linea culturale dell'Unione Sovietica stalinista.