Lunedì 19 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

Hacker contro Zuckerberg e Musk: semafori parlanti con le loro voci, tra ironia e accuse

Probabilmente programmati con l’AI, gli apparecchi che regolano il traffico hanno cominciato a parlare come i due magnati sostenitori di Trump e a dire frasi del tipo: “Non è che abbia mai avuto forti convinzioni morali”

La foto di un incrocio a New York (Getty images)

La foto di un incrocio a New York (Getty images)

Roma, 16 aprile 2025 – Un gruppo di hacker anonimi della Silicon Valley ha riprogrammato i semafori di alcune località statunitensi per far sì che trasmettessero messaggi con le voci di Elon Musk e Mark Zuckerberg. Nessuno per ora ha rivendicato l’attacco informatico che ha colpito la Bay Area di San Francisco, ma secondo Le Parisien la vicenda potrebbe inserirsi in un più ampio contesto di critica contro i due magnati dell’industria tech, attivi sostenitori di Donald Trump. 

I ‘semafori parlanti’

Le voci che hanno dato vita ai semafori americani di Redwood City, Menlo Park e Palo Alto, presumibilmente riprodotte con l’intelligenza artificiale, hanno sostituito le consuete istruzioni di “attendere” e “attraversare” emesse dagli speaker in prossimità delle strisce pedonali. Non è chiaro se l’accaduto sia stato solo uno scherzo di qualche hacker annoiato o di un vero e proprio messaggio di denuncia contro i due miliardari. Ciò che è certo, però, è che le dichiarazioni fatte dalle voci AI hanno scosso il mondo del web, dove i video dei ‘semafori parlanti’ sono diventati virali. In particolare, in uno di questi si sente “Ciao, sono Mark Zuckerberg, ma gli amici mi chiamano Zuck”. Una gag che prende subito dopo una piega molto più ombrosa: “Sai, è normale sentirsi a disagio o addirittura violati, poiché in realtà inseriamo con forza l’intelligenza artificiale in ogni aspetto della tua vita. Voglio solo assicurarti che non hai nulla di cui preoccuparti, perché comunque non c’è niente che tu possa fare per fermarlo. Ci vediamo!”, prosegue la voce.

Nel caso di Musk, gli hacker si sono spinti ancora più in là: “Non sai a che livello di depravazione potrei arrivare solo per una briciola di approvazione… Voglio dire, siamo sinceri, non è che abbia mai avuto forti convinzioni morali”, recita uno dei semafori in un video sui social. In un altro passaggio pedonale, invece, si sente la voce del capo di Meta, Zuckerberg, esordire con: “Volevo solo dirvi quanto io sia orgoglioso di tutto ciò che abbiamo realizzato insieme, come minare la democrazia o rendere il mondo meno sicuro per le persone transgender. Nessuno lo fa bene come noi”.  

Tutti i semafori spenti 

I funzionari delle località colpite si sono subito prodigati per porre fine al fenomeno e tutti gli speaker dei semafori sono stati spenti fino a che la situazione non è stata risolta. Il quotidiano Los Angeles Times riporta che alcuni semafori hanno ripreso a funzionare lunedì scorso.

La portavoce Meghan Horrigan-Taylor ha dichiarato a Palo Alto Online che almeno 12 incroci del centro sono stati colpiti dall’attacco hacker.