Mercoledì 24 Aprile 2024

Scotland Yard nella bufera per l'agente violentatore seriale: ignorati 20 anni di stupri

Il poliziotto David Carrick è stato arrestato nell'ottobre 2021 e si è dichiarato colpevole di ben 49 capi d'imputazione, ma solo adesso la polizia britannica lo ha espulso

La sede di Scotland Yard a Londra (Ansa)

La sede di Scotland Yard a Londra (Ansa)

Londra, 17 gennaio 2023 - Un violentatore seriale nascosto sotto la divisa. Quella di Scotland Yard, che però per anni - quasi venti - ha preferito chiudere gli occhi e non cogliere i segnali dei suoi comportamenti. Solo oggi la polizia britannica ha messo fine all'ennesima vicenda imbarazzante che l'ha investita ed espulso l'agente, arrestato e reo confesso. 

Ma il caso di David Carrick, 48 anni, ha comunque ulteriormente minato la credibilità della Metropolitan Police di Londra, il principale corpo di polizia del Regno Unito già alla prese con scandali e problemi. Un caso senza precedenti quello dell'investigatore che, fino all'arresto nell'ottobre 2021, era in servizio nel comando per la protezione di parlamentari e diplomatici. L'uomo si è dichiarato colpevole di fronte a un tribunale di ben 49 capi d'imputazione: 24 episodi di stupro nei confronti di almeno 12 donne, nonché aggressioni sessuali e molestie varie. Violenze perpretate in un arco di tempo compreso fra il 2000 e il 2021. Ma solo dal mese scorso Scotland Yard lo aveva sospeso dallo stipendio, dopo una prima confessione parziale resa in una precedente udienza preliminare svoltasi a dicembre dinanzi a un giudice londinese della Southwark Crown Court.

Il comandante Mark Rowley, in carica da qualche mese al posto della non confermata Cressida Dick, si è scusato per aver perso l'occasione in precedenza di scoprire i crimini "terribili, mirati e deliberati" di Carrick che hanno avuto un "catastrofico" effetto sulle vittime. Quindi ha chiarito di aver disposto la riapertura dei fascicoli su ben 1600 denunce interne presentate negli ultimi 10 anni: un migliaio dei quali risultano tuttora al centro di nuovi approfondimenti in relazione a sospetti di molestie sessuali di varia natura o di presunti abusi domestici sollevati su circa 800 poliziotti. 

Anche la ministra dell'Interno, Suella Braverman, è intervenuta sulla vicenda parlando ai Comuni e sottolineando che è "vitale che la Metropolitan Police e le altre forze dell'ordine raddoppino i loro sforzi per stanare i poliziotti corrotti. E questo - ha avvisato - potrebbe significare l'emergere nella breve distanza di altre vicende scioccanti".  Secondo quanto riferito dal suo portavoce, il primo ministro Rishi Sunak ha detto a una riunione del gabinetto che "la polizia deve affrontare i propri fallimenti di questo caso, ripristinare la fiducia della popolazione e fare tutto il possibile per garantire che donne e ragazze siano al sicuro nelle loro comunità e case".