Mercoledì 24 Aprile 2024

Sarkozy in stato di fermo, l'ex presidente sotto interrogatorio

Le Monde: Sarkò è 'en garde a vue' per l'indagine sui presunti finanziamenti illeciti alla campagna elettorale del 2007. "Gheddafi gli fece avere 5 milioni in contanti" I misteri di Ghanem, morto in circostanze sospette - di A.FARRUGGIA Sarkozy e i soldi di Gheddafi, le tappe e l'inchiesta

Sarkozy con l'ex leader libico Gheddafi nel 2007 (Ansa)

Sarkozy con l'ex leader libico Gheddafi nel 2007 (Ansa)

Parigi, 20 marzo 2018 - Nicolas Sarkozy è stato messo in stato di fermo oggi nell'ambito delle indagini sui presunti finanziamenti illeciti da parte della Libia di Gheddafi legati alla campagna elettorale del 2007, anno in cui l'ex presidente francese salì all'Eliseo: lo riporta il quotidiano Le Monde sul suo sito Internet. Attualmente sarebbe 'en garde a vue' (un arresto a tempo, simile al fermo italiano) a Nanterre, dove la polizia lo sta interrogando. Interrogato anche l'ex ministro e fedelissimo di Sarkozy, Brice Hortefeux, ma la sua è una 'libera audizione': non è cioè in stato di arresto. 

I misteri di Ghanem, morto in circostanze sospette - di A.FARRUGGIA

Sarkozy e i soldi di Gheddafi, le tappe e l'inchiesta

E' la prima volta che Sarkozy, che ha sempre negato con forza l'intera vicenda, viene sentito su questo tema da quando è stata aperta l'inchiesta nell'aprile 2013. Il fermo, cioè la 'garde a vue', può durare fino a un massimo di 48 ore, al termine dei quali l'ex presidente della Repubblica potrebbe essere costretto a presentarsi davanti ai magistrati per essere incriminato. 

L'indagine - spiega Le Monde - è partita dopo "la pubblicazione nel maggio 2012 sul sito Mediapart di un documento libico che cita un finanziamento da parte di Gheddafi a Sarkozy". Secondo le fonti di Le Monde, diversi ex dignitari libici dell'era Gheddafi ultimamente avrebbero cominciato a collaborare all'inchiesta in maniera più attiva, portando nuove prove sui fondi sospetti. Sarebbe questa la ragione di una svolta nel lavoro degli inquirenti che ha portato alla decisione di fermare l'ex capo dell'Eliseo.

"5 MILIONI IN CONTANTI" -  "Nel novembre del 2016, in piene primarie del partito repubblicano - scrive il quotidiano - l'intermediario Ziad Takieddine aveva affermato di aver trasportato 5 milioni di euro in contanti a Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 prima di consegnarli a Claude Gueant (ex segretario generale dell'Eliseo ndr) e Nicolas Sarkozy, allora ministro dell'interno". Parole che hanno "confermato quelle tenute il 20 settembre 2012 da Abdallah Senoussi, ex direttore dell'intelligence militare del paese libico, davanti al procuratore generale del Consiglio nazionale libico di transizione".

Non è tutto, aggiunge Le Monde:&nbsp;i libri dell'ex ministro del petrolio libico Shoukri Ghanem morto nel 2012 in circostanze ancora dubbie, recuperati dalla giustizia francese, menzionano l'esistenza di pagamenti a Nicolas Sarkozy. Beshir Saleh, ex gran finanziere di Gheddafi e uomo di relazioni con la Francia, recentemente ferito da colpi d'arma da fuoco durante un attacco a Johannesburg, aveva dichiarato al giornale qualche tempo fa: "Gheddafi ha detto di aver finanziato Sarkozy. Sarkozy ha detto che non è stato finanziato. <strong>Credo più a Gheddafi che a Sarkozy</strong>".&nbsp;</p><div id="inlettura-2"></div> <p><a title="Sarko&amp;#39;, dall&amp;#39;Eliseo a Carla Bruni" href="https://www.quotidiano.net/esteri/video/sarko-dall-eliseo-a-carla-bruni-1.3798163" data-type="video" data-shortcode="true" data-polopoly-id="1.3798163" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.3798174!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-img-alt="image" data-img="/polopoly_fs/1.3798174!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg"><img src="polopoly_fs/1.3798174!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" alt="image"></a></p> <p>LE IPOTESI DI REATO - Gli inquirenti investigano sulla possibile "complicità nella corruzione di pubblico ufficiale straniero" e "complicità nell'appropriazione indebita di fondi pubblici in Libia".&nbsp; A carico di Sarkozy ci sarebbero "<strong>indizi gravi e concordanti</strong>".&nbsp;</p> <p>Nessun&nbsp;commento al fermo&nbsp;da parte del&nbsp;premier francese<strong> Edouard Philippe</strong>, intervistato questa mattina dai media francesi. Philippe si è limitato a parlare di un rapporto "intriso&nbsp;di rispetto".&nbsp;</p> <div id="interlude"></div>