Finlandia verso la Nato: chi è Sanna Marin, la premier millenial della svolta

Inizia la fase decisiva della candidatura nell'Alleanza Atlantica. Le minacce di Putin

Sanna Marin, 36 anni, premier finlandese

Sanna Marin, 36 anni, premier finlandese

Helsinki, 11 aprile 2022 - Guerra in Ucraina e allargamento delle frontiere Nato: la Finlandia valuta l'ingresso, assieme alla Svezia. E dietro la svolta del paese più felice al mondo, c'è una premier giovanissima, Sanna Marin, classe 1985. 

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Premier millenial

Sanna Marin è stata eletta nel dicembre 2019, a 34 anni,  la più giovane capo di governo nella storia del Paese e la più giovane premier in carica nel mondo.

La svolta

Impensabile fino a due mesi prima dell’invasione dell’Ucraina, ora possibile e addirittura probabile: la Finlandia entra questa settimana nella fase decisiva della sua candidatura alla Nato, con la scelta finale prevista per fine giugno. Un Libro bianco sulla sicurezza del Paese - che condivide migliaia di chilometri di frontiera con la Russia - sarà pubblicato probabilmente giovedì dal governo della premier Sanna Marin, in quel rapporto si trarranno le conseguenze di quanto sta avvenendo in Ucraina. Commissionata all’inizio di marzo, la revisione strategica è il punto di partenza di un dibattito che arriverà in Parlamento e durerà diverse settimane, in un momento in cui la questione si pone in termini simili anche per la vicina Svezia, anch’essa militarmente non allineata come la Finlandia. “Avremo discussioni molto approfondite ma non ci prenderemo più tempo del necessario”, ha annunciato venerdì Sanna Marin.

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"Candidatura a maggio"

Secondo l’ex premier Alexander Stubb, “la candidatura verrà presentata ad un certo punto a maggio” per consentire al vertice Nato in programma a Madrid alla fine di giugno di prendere una decisione. Nelle ultime settimane Helsinki ha intensificato le consultazioni con quasi tutti i 30 membri dell’Alleanza. Assieme a Stoccolma, la Finlandia ha ottenuto chiare rassicurazioni dal segretario generale Jens Stoltenberg sul fatto che le porte sono aperte. Di fronte alla tragedia ucraina, l’opinione pubblica finlandese - tradizionalmente scettica - spinge adesso per una rapida adesione all’Alleanza con una percentuale di favorevoli del 60%, il doppio rispetto agli ultimi mesi (solo il 20% continua a dirsi contrario). E anche in Parlamento, sebbene non tutti si siano espressi, sta emergendo una netta maggioranza atlantista.

Le minacce di Mosca

Mosca - che ufficialmente ha giustificato l’invasione dell’Ucraina proprio con la minaccia esistenziale posta da un allargamento della Nato - minaccia regolarmente Helsinki e Stoccolma di “gravi conseguenze politiche e militari” se si unissero all’Alleanza, un monito ripetuto nelle ultime settimane. E lo stesso presidente finlandese Sauli Niinistö ha recentemente riconosciuto che ci sarà da attendersi una risposta “dura” da parte della Russia: non a caso i siti web del governo sono già stati presi di mira da attacchi informatici nell’ultima settimana.