Mercoledì 24 Aprile 2024

Sanna Marin e le altre, in Finlandia il potere è donna

Sanna, 34 anni, sarà il nuovo premier: "Io giovane? Mai pensato all’età". Con lei nella coalizione di governo anche Li e Katri

Sanna Marin

Sanna Marin

Helsinki, 9 dicembre 2019 -  Sono donne, hanno meno di cento anni in tre e controlleranno il nuovo governo della Finlandia, che secondo le previsioni verrà nominato domani dal Parlamento. Sanna Marin (34 anni), Li Andersson (32) e Katri Kulmuni (32) sono le leader della coalizione di centro sinistra che si appresta a governare il paese, dopo la crisi innescata dalle dimissioni del premier Antti Rinne. Tutte e tre erano già ministro nell’esecutivo precedente, che di donne ne contava 11 su 20 componenti.

Sanna Marin sarà il primo ministro: lo ha deciso ieri il suo partito, l’SDP (Social democratici), in una votazione dove ha battuto di misura l’altro candidato (uomo), il 37enne Antti Lindtman. E sarà anche il più giovane primo ministro della storia della Finlandia: "Non ho davvero mai pensato alla mia età, non lo faccio spesso", ha dichiarato nel suo discorso di ringraziamento.

Marin, nata a Helsinki, è una professionista della politica ed esprime le istanze dei più giovani, al punto di essere stata tentata di uscire dal partito "troppo poco creativo su uguaglianza e giustizia sociale". Nel governo uscente, era nministrio a trasporti e telecomunicazioni. Sarà affiancata da Li Andersson, nata a Turku, la più radicale delle tre: marxista dichiarata, un background lavorativo nelle Ong, vegana, paladina dell’ambiente e della legalizzazione della cannabis, che era il superministro a Pubblica istruzione e condizione giovanile. Ambientalista dichiarata è anche Katri Kulmuni, che arriva da Tornio, in Lapponia, è leader del partito di Centro, vicepremier e ministro dell’Economia uscente, e ha spinto molto su start-up, innovazione e tecnologie del futuro, come due nuovi giganteschi campi eolici.

Con il nuovo governo, la Finlandia si inserisce nell’elenco di Paesi in cui il premier o il capo di Stato è una donna, a partire dalla vicina Norvegia, dove dal 2013 governa la conservatrice Erna Solberg, la Germania di Angela Merkel, l’Islanda di Katrín Jakobsdóttir, la Croazia che ha come presidente Kolinda Grabar-Kitarović, tanto per farae gli esempi più famosi. Senza dimenticare che a capo della Commissione Europea c’è Ursula von der Leyen, e Cristine Lagarde guida la Bce. E che avere una donna a capo del governo non è una prerogativa del Vecchio Continente: Jacinda Ardern è premier in Nuova Zelanda, Saara Kuugongelwa-Amadhila in Namibia e Sheikh Hasina in Bangladesh; Sahle-Uork Zeudé è presidente dell’Etiopia, stesso ruolo che Salomé Zourabichvili ricopre in Georgia, Bidhya Devi Bhandari in Nepal e Tsai Ing-wen a Taiwan.