Sam Bankman-Fried: chi è l'enfant prodige delle criptovalute. Il giallo della bancarotta

Si è dimesso SBF, ceo di Ftx. Il suo patrimonio netto è sceso del 94% in un giorno, da 26,5 miliardi di dollari a 991 milioni. La corsa dei creditori al prelievo

Roma, 12 novembre 2022 - Sam Bankman-Fried, 30 anni, ceo di Ftx, era uno dei più ricchi e rispettati paperoni delle criptovalute. Prima di cadere in disgrazia nel giro di poche settimane, di dichiarare bancarotta e di dimettersi dalla carica della terza piattaforma di criptovalute al mondo (valutazione a febbraio 2022, 32 miliardi di dollari), che aveva fondato nel 2019. 

"Ho fatto una c..."

SBF, come si fa chiamare, è il personaggio del momento. Sessantesimo nella lista dei miliardari del mondo di Forbes, founder nel 2017 di Alameda Research, società di trading focalizzata sulle valute digitali, si stima che Sam avesse un patrimonio che ha raggiunto un picco di 26,5 miliardi di dollari. Poi il crollo. Il suo patrimonio netto è sceso del 94% in un giorno a 991,5 milioni, secondo il Bloomberg Billionaires Index, il più grande calo di un giorno nella storia dell’indice. Ci aveva messo 5 anni per salire sul tetto. Poche settimane per scrivere su Twitter: "Ho fatto una c... e avrei dovuto fare di meglio".

Chi è Sam Bankman-Fried

Nato a Stanford, in California, figlio di due professori di giurisprudenza della nota università, SBF si è laureato in fisica e matematica al MIT nel 2014 e si è occupato di scambi di fondi d’investimento quotati in Borsa prima di passare al trading di criptovalute alla fine del 2017. Sostenitore dei Democratici, vegano, casa alle Bahamas (si dice con 10 inquilini), capelli ricci, magliette e pantaloni della tuta, Sam sembra più uno studente universitario che un guru della finanza: perfettamente in linea con l’approccio anti-establishment che è degli appassionati di criptovalute. Le cronache lo ricordano anche per gli inviti a Bill Clinton e Tony Blair, tra gli invitati alle sue conven tion alle Bahamas assieme alla star Kate Perry.

Miliardario sì (patrimonio netto di quasi 17 miliardi di dollari e nella lista delle 100 persone piu’ ricche a soli 30 anni), ma insolito, diverso, Bankman-Fried, altruista per impostazione, era considerato un moderno JP Morgan per essersi precipitato a salvare aziende crypto in difficoltà, lui, prima che la sua azienda esplodesse. Simile ai governi che hanno salvato le banche durante la crisi finanziaria globale del 2008, ha iniziato a estendere offerte di liquidità di emergenza alle aziende coinvolte nella carneficina di inizio 2022, quella successiva al crollo da 60 miliardi di dollari della stablecoin TerraUSD. 

Il colpo da guru delle criptovalute

La sua abilità? L’arbitraggio crittografico, le strategie per acquistare criptovalute in uno exchange a un prezzo basso e venderle su un’altra borsa con un prezzo più alto. Il colpo? Alameda Research, la società che Bankman-Fried ha utilizzato come provider di liquidità per Ftx. Mantenendo il conteggio dei dipendenti basso rispetto alla concorrenza e aprendo un negozio a Hong Kong per motivi normativi prima di trasferirsi alle Bahamas, Ftx è cresciuto a un ritmo inaudito. E ora le autorità vogliono vederci chiaro. 

La corsa dei creditori

Nella dichiarazione di fallimento Ftx ha indicato di avere più di 100mila creditori, attività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi, passività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi. Insomma, un bel pasticcio, che ha mandato in fibrillazione il mercato delle criptovalute, col bitcoin che ha perso quasi il 6%, sprofondando a 16.800 dollari, dai 68.000 del livello record di un anno fa. Ftx ha visto il proprio capitale, economico e di reputazione, dissolversi in pochi giorni, passando da una valutazione di 32 miliardi al fallimento.

Quando è iniziato il tracollo

Quando è iniziato il tracollo? Il 2 novembre in particolare erano emersi dubbi legati alla solvibilità dell’azienda in caso di crollo del valore di Ftt, il token di Ftx. Qualche giorno dopo, il 6 novembre, Cz aveva scritto su Twitter: "A causa delle recenti rivelazioni emerse, abbiamo deciso di liquidare qualsiasi Ftt rimanente sui nostri libri contabili". A quel punto si è scatenata la corsa al ritiro dei depositi da parte dei clienti, che ha creato una situazione insostenibile per la compagnia. Zhao si è offerto di prestare aiuto e di rilevare Ftx, decidendo poi di rinunciare perché "i problemi sono al di là del nostro controllo e della nostra capacità di aiutare”, adducendo come motivazioni i risultati della due diligence dell’azienda e le notizie sulla cattiva gestione dei fondi dei clienti da parte di Ftx. Qual è la lezione che possiamo ricavare dal crack di Ftx: essenzialmente che le cripto sono ancora un Far West inaffidabile. “La crisi di Ftx - spiega Michele Mandelli, Managing Partner di CheckSig -è l’ennesima prova di come l’universo dei cripto asset necessiti di un passo in avanti nella regolamentazione e nella trasparenza, anche per i potenziali effetti a catena che possono riversarsi sui mercati tradizionali".

Sam Bankman-Fried: in bancarotta l'enfant prodige delle criptovalute
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