Russia, l'esperto in tv: "In Ucraina truppe senza motivazioni. Mosca è isolata"

Mikhail Khodarenok, ex colonnello dell'aeronautica russa e corrispondente militare, ha rivelato ai russi per la prima volta la vera situazione dell'operazione speciale

Mikhail Khodarenok

Mikhail Khodarenok

Mosca, 17 maggio 2022 - La guerra in Ucraina è disastrosa per la Russia, a sorpresa un esperto militare russo ha messo a nudo in tv, davanti agli occhi dei connazionali, i grossi limiti della 'missione speciale'. Il silenzio è calato nello studio del programma '60 Minuti', molto vicino al Cremlino, quando Mikhail Khodarenok, esperto di strategia, ex colonnello dell'aeronautica russa e corrispondente militare le Gazeta.ru, ha affermato: "La nostra situazione non è normale e chiaramente peggiorerà: la nostra maggiore debolezza è che siamo in un isolamento geopolitico totale e dobbiamo uscirne".

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Il danno è fatto, avranno pensato al Cremlino, visto che l'ammissione di Khodarenok è stata rilanciata sui social e ha riscontrato in milioni di visualizzazioni. La nuda e cruda verità sull'andamento di una guerra, prima appena accennata in patria, poi, visto il clamore internazionale e le sanzioni, esaltata per la sicurezza della Russia stessa, è piombata come un missile nelle case dei russi: la passeggiata trionfale in Ucraina si sta rivelando un fallimento storico per Mosca.  

Khodarenok poi è stato molto chiaro, e sincero: "Non dobbiamo accettare informazioni tranquillizzanti, come quelle che girano circa il crollo morale delle forze armate ucraine: per dirla pacatamente, sono informazioni false. Certo, ci saranno casi isolati ma se consideramo la situazione nel suo insieme gli ucraini possono mobilizzare un milione di soldati e noi non possiamo farlo". L'analista quindi svela le difficoltà dell'esercito russo nel reclutare, un problema che il Cremlino ha affrontato con mercenari, alleati e anche mezze verità (Come i soldati convinti di partecipare a esercitazioni). 

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E non solo Kiev ha molti uomini da mettere in campo, ma presto anche armati, infatti "il nodo erano le loro forniture di attrezzature militari moderne" ma ora stano arrivando forniture militari dagli Stati Uniti e dall'Europa "e l'idea di un milione di ucraini in armi sarà realtà".

Ma i numeri non sono il vero ostacolo, lo sono le motivazioni degli uomini, secondo Khodarenok, ad essere determinanti: "La professionalità di un esercito non è data dal numero di persone che si sono arruolate ma dal livello del loro addestramento e del loro morale. Sicuro, anche un coscritto può essere molto professionale ma nel nostro paese c'è una scuola di pensiero che vede in un coscritto un soldato professionista, e questo è lungi dall'essere vero". L'esperto ha sottolineato che "la disponibilità a morire per la propria terra è uno degli elementi più importanti della preparazione" di un soldato. Una disponibiltà che manca fra le truppe russe inviate all'estero in una 'operazione speciale' poco chiara.

Sul timore di Mosca riguardo all'espansione della Nato, tra i motivi dell'aggressione all'Ucraina, l'analista invita a "non essere troppo minacciosi con la Finlandia", vista l'assenza di una concreta minaccia. "Dobbiamo essere realisti dal punto di vista politico e militare, o saremo colpiti così duramente dalla realtà della Storia che ce ne pentiremo" ha concluso l'ex colonnello.

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Khodarenok aveva criticato già a febbraio, tre settimane prima della guerra, l'idea di alcuni esperti militari di una facile vittoria russa in Ucraina, e lo aveva fatto sulla 'Rivista militare indipendente', giornale letto anche dai vertici delle forze armate russe. E, oltre ai timori sul morale delle truppe, aveva messo in dubbio l'avanzata di terra, e il dominio dei cieli visto il buon livello dell'aeronautica ucraina e della sua antiaerea. 

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