Giovedì 25 Aprile 2024

Tensione Russia-Ucraina. Kiev accusa: "Mosca blocca i nostri porti". Ma il Cremlino nega

Avanti l'escalation. Rifiutate da Mosca tutte le richieste di mediazione. Trump annulla l'incontro con Putin al G20

Un soldato ucraino (Ansa)

Un soldato ucraino (Ansa)

Mosca, 29 novembre 2018 - Nuove tensioni sul fronte orientale. La Russia avrebbe bloccato l'accesso a due porti ucraini nel Mare d'Azov, Berdyansk e Mariupol, impedendo così alle navi di partire e entrare. Così ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture dell'Ucraina, Volodymyr Omerlyan. "L'obiettivo è semplice - dice il ministro -: bloccando l'accesso ai porti la Russia spera di cacciarci dal nostro territorio". 

Immediata la risposta del Cremlino. "Nessun blocco", dice il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "Al contrario - spiega -, sappiamo che lo stretto di Kerch opera in regime normale. Ma a volte, per motivi metereologici, il porto di Kerch, che svolge funzione amministrativa, prende decisioni per regolare la navigazione". Così ha detto Peskov. Ma Kiev non ci sta e in risposta alle parole di Peskov, il capo della Marina militare ucraina, Igor Voroncenko, sembra essere intenzionato a chiedere alla comunità internazionale di chiudere lo Stretto del Bosforo alle navi russe. Lo ha detto lo stesso Voroncenko citato dall'agenzia Unian. 

ANNULLATO L'INCONTRO TRUMP-PUTIN AL G20 - Intanto il presidente Donald Trump ha annullato l'incontro con Vladimir Putin previsto per sabato 1 dicembre al G20 di Buenos Aires. Lo comunica lo stesso tycoon su Twitter. Immediata la risposta del Cremlino: adesso il presidente russo "avrà un paio di ore in più per incontri utili". Lo ha detto il portavoce Peskov. In un primo momento il summit era stato confermato nonostante le minacce dello stesso Trump di far saltare tutto a causa delle tensioni con l'Ucraina. "Avranno un breve incontro di circa un'ora", si era appreso sia da Washington che dal portavoce del Cremlino Peskov. Invece adesso l'incontro pare essere saltato. Così si legge nel post del presidente americano: "In merito alla questione delle navi e dei marinai che non sono tornati in Ucraina dalla Russia, ho deciso che è meglio per tutti cancellare l'incontro in Argentina col presidente Vladimir Putin. Il meeting si terrà quando questa situazione sarà risolta". 

"SERVE MEDIAZIONE": Per risolvere la crisi tra Russia e Ucraina serve mediazione. Questo l'invito da parte di molti esponenti della politica internazionale. Tra questi il presidente Recep Tayyip Erdoğan: "La Turchia potrebbe assumere un ruolo di mediazione; ne abbiamo parlato al telefono con entrambe le parti", dice lo stesso Erdogan. Per il presidente Donald Trump invece a dover intervenire è Angela Merkel: "Angela, coinvolgiamo Angela", ha detto il tycoon in un'intervista al New York Post. Una mediazione, quella tedesca, che piace anche al presidente ucraino, Petro Poroshenko: "Nel 2015 è stata lei (Angela Merkel, ndr) attraverso i suoi negoziati a salvare già una volta il nostro Paese. Speriamo che ci sostenga ancora come fece allora con gli altri nostri alleati". Queste le parole di Poroshenko alla Bild. La risposta della Cancelliera non si è fatta attendere: "Parlerò con il presidente Putin a margine del G20 - ha riferito Angela Merkel -. Sappiamo che bisogna trovare una soluzione ragionevole attraverso il dialogo e non attraverso un conflitto militare", ha aggiunto. 

MOSCA: "NO, GRAZIE": "Grazie a tutti" per le richieste di mediazione "alle tensioni provocate dalla parte ucraina", ma non ve n'è alcuna "necessità". Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha risposto alle proposte di dialogo. Piuttosto, ha concluso Peskov, "tutti quelli che lo vogliono e hanno l'opportunità di farlo potrebbero aiutare esercitando l'influenza su Kiev".