Venerdì 11 Luglio 2025
LETIZIA ARMANDI
Esteri

La Russia recluta ucraini su Telegram e li trasforma in attentatori suicidi a loro insaputa

L’intelligence di Kiev denuncia la ‘guerra ombra’ di Mosca, che usa spesso giovanissimi e persone in difficoltà economiche per compiere attacchi o atti vandalici dietro compenso

La Russia recluta ucraini su Telegram e li trasforma in attentatori suicidi a loro insaputa

Roma, 1 luglio 2025 – Fare la guerra ai tempi dei social non è mai stato così semplice, e questo la Russia (ma non solo) lo sa bene. Un'inchiesta del Guardian ha infatti rivelato che giovani ucraini, reclutati su Telegram con promettenti offerte di denaro, vengono poi usati per compiere attentati suicidi in luoghi sensibili del Paese. Il tutto a loro insaputa. Questo tipo di attacchi si inserisce nel contesto di una più ampia ‘guerra ombra’, che si sviluppa parallelamente al conflitto di prima linea.

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Alcuni agenti dello State Emergency Service dell'Ucraina (Ansa)

Gli ucraini in missione suicida

La campagna di sabotaggio russa in Ucraina è iniziata la scorsa primavera, come racconta al quotidiano britannico il portavoce dello SBU (il Servizio di sicurezza dell’Ucraina), Artem Dekhtiarenko. Gli attacchi puntano principalmente a veicoli militari, uffici di leva e postali, situati nelle regioni occidentali dell'Ucraina poiché lontane dal fronte. Giovani ucraini, spesso adolescenti e reclutati tramite Telegram, vengono avvicinati con una promettente offerta di denaro, utilizzando un mix di lusinghe e ricatti per convincerli a prendere parte all'operazione. Le vittime sono spesso disoccupate e in condizioni economiche precarie, il che le rende facilmente persuadibili. Non è difficile ingannarli, soprattutto perché raramente sono a conoscenza del vero scopo della loro ‘missione’. I russi, infatti, li istruiscono semplicemente a ritirare una borsa o uno zaino in un luogo concordato e a portarlo al punto indicato. Il Guardian, per esempio, racconta la storia di Oleh, 19 anni, disoccupato e con un disperato bisogno di soldi, che un giorno ha trovato un impiego tramite un canale Telegram che offriva lavoretti giornalieri. Il compito sembrava semplice: viaggiare dalla sua casa nell'Ucraina orientale fino a Rivne, nell'ovest del Paese, e spruzzare una bomboletta di vernice fuori dalla stazione di polizia locale. La ricompensa di 1.000 dollari per quella che avrebbe dovuto essere una mattinata di lavoro era allettante, soprattutto per un diciannovenne. Ma quando Oleg ha aperto la borsa, che aveva precedentemente ritirato in un vecchio garage vicino alla stazione di polizia di Rivne, si è accorto che all’interno non c’era semplice vernice, ma una vera e propria bomba artigianale, con tanto di fili sporgenti e un cellulare collegato, presumibilmente per un meccanismo di detonazione a distanza. Preso dal panico, il ragazzo è corso subito dal poliziotto più vicino avvisandolo di avere con sé dell'esplosivo. In quel preciso istante, gli agenti dello SBU che ne avevano seguito gli spostamenti, lo hanno bloccato, afferrando il pacco-bomba e salvandogli così la vita.

La guerra ombra russa

Non è una regola che i reclutati siano destinati necessariamente a missioni suicide. In realtà, la maggior parte degli ucraini accetta di lavorare per i russi in cambio di centinaia di euro (o di più), per compiere incendi dolosi o atti di vandalismo nelle città. Tutti questi atti devono essere rigorosamente filmati e il video va inviato come prova al committente perché il pagamento del lavoro venga pagato. Questi video finiscono poi sui canali Telegram filorussi, dove vengono utilizzati per mostrare il malcontento interno all'Ucraina. Una strategia che alimenta le tensioni sociali, soprattutto per quanto riguarda la coscrizione obbligatoria, un tema che ha creato forti frizioni nel Paese. Attacchi che non sono semplici sabotaggi: fanno parte di una ‘guerra ombra’ che si svolge parallelamente al conflitto in prima linea. Le agenzie di intelligence occidentali segnalano che la Russia sta conducendo sabotaggi e incendi dolosi anche in altri paesi europei, mentre, dall’inizio della guerra, si sospetta che i servizi segreti ucraini siano dietro diversi incendi presso gli uffici di leva in Russia. Alla fine del 2024, la Russia ha apparentemente deciso di intensificare le sue azioni, passando da semplici incendi dolosi in Ucraina a attentati che richiamano più le tattiche dei gruppi terroristici. “Hanno avviato un reclutamento di massa di ucraini per piazzare bombe: nelle auto, vicino agli uffici di leva, vicino ai dipartimenti di polizia e così via”, ha dichiarato Dekhtiarenko. La scoperta è avvenuta grazie a un'indagine, che si basa su interviste condotte in carcere con i responsabili di alcune di queste azioni che sono attualmente detenuti e in attesa di processo. A supporto ci sono pure le testimonianze di diversi agenti ucraini che hanno lavorato su casi simili.

 Lo SBU afferma di aver arrestato oltre 700 persone dall'inizio del 2024 per sabotaggio, incendio doloso o terrorismo. Molti di loro sono disoccupati o in difficoltà economiche, ma circa un quarto sono adolescenti. La più giovane reclutata? Una bambina di 11 anni della regione di Odessa.