Domenica 27 Aprile 2025
REDAZIONE ESTERI

Da Tolone ad Aix-en-Provence, le carceri francesi in rivolta tra colpi di kalashnikov e incendi

La scorsa notte un attacco coordinato contro diverse prigioni francesi ha preoccupato i sindacati, che lo definiscono un attentato alla Repubblica, ma anche il ministero della Giustizia, oggi in visita ad alcuni agenti nel carcere di Tolone per mostrare il proprio supporto

Polizia francese durante una protesta a Parigi (Epa)

Polizia francese durante una protesta a Parigi (Epa)

Roma, 15 aprile 2025 – Nella notte tra lunedì e martedì sono stati presi di mira con armi da fuoco diversi istituti penitenziari francesi. Colpite anche le automobili di alcuni dipendenti, incendiate e imbrattate da tag verosimilmente anarchici. Secondo gli inquirenti tutti gli attacchi fanno parte di un singolo piano “coordinato”. Tra gli stabilimenti colpiti, ci sarebbero alcune prigioni in Aix-en-Provence, a Valence, a Nîmes, Nanterre e Tolone

La ricostruzione degli attacchi

Sembra che gli attacchi siano iniziati verso le 20 di ieri sera, a Nanterre, dove due individui sono stati avvistati mentre davano fuoco a un veicolo di un membro del personale che lavora nel centro di detenzione. Lo riporta la testata francese Le Figaro, in contatto con le forze dell’ordine e con alcuni dipendenti degli istituti penitenziari. Appena tre ore dopo, altre tre automobili sono state incendiate nel parcheggio del carcere. Anche in questo caso, erano due gli uomini all’opera catturati dalle videocamere di sorveglianza. Si ipotizza che i criminali si siano serviti di 5 litri di benzina per appiccare il fuoco, come suggerisce il ritrovamento di una tanica non lontano dalla scena del crimine. La stessa sera, dall’altra parte della Francia, è stata colpita anche Marsiglia. Nel 13° arrondissement, verso l’una di notte, diverse auto parcheggiate nei pressi di una residenza in cui vivono alcuni dipendenti del Ministero della Giustizia sono state carbonizzate. Questa volta, però, qualcuno ha rivendicato l’attacco: su alcuni veicoli è comparso il tag “Ddpf”, che, secondo Le Figaro, dovrebbe essere un acronimo per “diritto dei prigionieri francesi”. Anche a Valence alcune automobili appartenenti a guardie penitenziarie sono state prese di mira con lo stesso modus operandi utilizzato per quelle di Marsiglia. Alcune sono state incendiate, altre sono state cosparse dal tag, forse anarchico. La stessa sorte è toccata a due veicoli davanti al carcere di Luynes, Aix-en-Provence, dove dei colpi di arma da fuoco hanno colpito il portone della sede delle guardie carcerarie. Ma è stato il carcere di Tolone a subire l’attacco più violento: sono stati sparati quindi colpi di kalashnikov contro la porta d’ingresso principale. Ad aprire il fuoco sono state “diverse persone venute in auto” ha dichiarato il procuratore di Tolone Samuel Finielz. 

La vicinanza del ministro della Giustizia

"Questi atti criminali sono un attacco frontale contro la nostra istituzione, contro la Repubblica e contro gli agenti che la servono quotidianamente", ha denunciato il sindacato Fo Justice, chiedendo alle autorità "una risposta forte, immediata e senza ambiguità". Il segretario di un altro sindacato del settore, Wilfried Fonck, dell'Ufap Unsa Justice, ha chiesto quindi "un'azione coordinata dei ministri della Giustizia e dell'Interno", sottolineando che l'amministrazione penitenziaria "non ha le forze umane per garantire la sicurezza attorno agli edifici 24 ore su 24".

Il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, nel pomeriggio si recherà al carcere di Tolone per fornire supporto agli agenti. Secondo fonti degli inquirenti, tutto ciò sembra essere "coordinato" e "chiaramente collegato" alla strategia anti-narcotrafficanti del ministro degli Interni, Bruno Retailleau, che ha promesso tolleranza zero contro le bande.