Giovedì 25 Aprile 2024

Rinoceronti con i corni "radioattivi", l'idea per combattere il bracconaggio

In Sudafrica si sta studiando un sistema con isotopi radioattivi non pericolosi per frenare la caccia illegale ai rinoceronti, in via di estinzione

Johannesburg, 10 settembre 2021 - Liquido radiattivo nei corni dei rinoceronti per combattere il bracconaggio e frenare l'estizione della specie. Ne dà notizia James Larkin, ricercatore nucleare all'università di Witwatersrand a Johannesburg. 

L'iniezione di isotopi radioattivi, in una dose che non causi danni al corpo dell'animale, renderà più facile la loro scoperta dalle guardie di frontiera, con un effetto negativo sul bracconaggio.  

L'iniezione di isotopi radioattivi nel corno di un rinoceronte
L'iniezione di isotopi radioattivi nel corno di un rinoceronte

Larkin ha sottolineato che ci sono oltre 11 mila detector installati nei porti e negli aeroporti del mondo, e questi potrebbero individuare i corni di contrabbando senza problemi.   "The Rhisotope Project" è un'iniziativa tra la WITS University, Russian State Nuclear Energy Corporation (ROSATOM), Australian Nuclear Science and Technology Organisation (ANSTO), Colorado State University (USA), che vuole frenare la domanda di corni di rinoceronte che arriva, nonostante sia illegale, da Paesi come Vietnam, Cina, Cambogia, Croazia e Corea del Nord. 

Solo quest'anno nei primi sei mesi sono stati uccisi almeno 249 i rinoceronti, 83 in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il Sudafrica è al centro di questa battaglia per la conservazione perchè ospita il 90% della popolazione mondiale di rinoceronti. Inoltre, essendo un commercio illegale a livello internazionale, il traffico di corno di rinoceronte è un affare per la criminalità organizzata.