Giovedì 12 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Il maxi riarmo della Germania: cantieri navali, carburanti sintetici e comunicazione tattica di nuova generazione

Riconversione dell’industria e partnership tra colossi. L’azienda Meyer Werft: “Potremmo costruire quattro o cinque fregate in serie”. Intesa tra Blackned e Nokia per reti avanzate. Rheinmetall: nuovo stabilimento per la produzione di armi all'avanguardia sorgerà a Telford, nel Regno Unito

Il maxi riarmo della Germania: cantieri navali, carburanti sintetici e comunicazione tattica di nuova generazione

Berlino, 30 maggio 2025 - Una corsa al riarmo imponente. La Germania riconverte l’industria, dal settore dei veicoli a quello marittimo. I colossi tedeschi stringono partnership e studiano soluzione per rendere più moderne ed efficienti le forze armate. Berlino ha istituito un "fondo speciale" di 100 miliardi di euro (e si parla di cifre ben più ampie, fino a 1000 miliardi in 12 anni) destinati esclusivamente alla difesa, sbloccando di fatto i tradizionali limiti al debito per queste spese. Si tratta di un piano che segna una svolta epocale nella politica di difesa tedesca, che per decenni ha mantenuto un profilo più basso in ambito militare dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Approfondisci:

Il capo del Pentagono: “Attacco della Cina a Taiwan potrebbe essere imminente”. La replica di Pechino: “Provocazioni”

Il capo del Pentagono: “Attacco della Cina a Taiwan potrebbe essere imminente”. La replica di Pechino: “Provocazioni”
I budget per la difesa: la mappa
I budget per la difesa: la mappa

Dalle navi da crociera alle fregate

Tra le ultime notizie, quella dell'azienda tedesca attiva nel campo della cantieristica navale Meyer Werft di Papenburg, specializzata nella costruzione di navi da crociera, sta valutando la possibilità di entrare nel settore della difesa. "Insieme a un consulente strategico stiamo analizzando quale ruolo fondamentale Meyer può svolgere nel settore militare", ha dichiarato il direttore generale del cantiere, Ralf Schmitz. Attualmente Meyer Werft sta già costruendo navi da rifornimento militari insieme all'azienda Luerssen. "Se ci concentrassimo principalmente sulla difesa, potremmo anche costruire quattro o cinque fregate in serie, cosa che nessun altro in Germania è in grado di fare", ha aggiunto Schmitz.

Approfondisci:

Costruire una “vera Unione europea della difesa europea” per rispondere al disimpegno Usa

Costruire una “vera Unione europea della difesa europea” per rispondere al disimpegno Usa

Memorandum con Blackned-Nokia per le comunicazioni

Ma non è tutto. L'azienda tedesca Blackned - di cui il gruppo Rheinmetall detiene una quota del 51 per cento - ha firmato un memorandum d'intesa con la finlandese Nokia per sviluppare reti di comunicazione avanzate e implementabili per le Forze armate della Germania. "La partnership unisce la tecnologia 5G di Nokia all'esperienza di Blackned in materia di difesa digitale per sviluppare potenti soluzioni di comunicazione tattica di nuova generazione che forniscono una connettività sicura e affidabile per le operazioni militari”.

Approfondisci:

Il commissario Ue Kubilius in Italia: possibile sfida russa alla difesa europea entro il 2027

Il commissario Ue Kubilius in Italia: possibile sfida russa alla difesa europea entro il 2027

In base all'accordo, "le due aziende integreranno i rispettivi portafogli di prodotti e soluzioni per creare un sistema di comunicazioni mobili unico nel suo genere, studiato su misura per le esigenze delle Forze armate tedesche e al tempo stesso adattabile all'impiego internazionale", si legge in una nota diffusa da Rheinmetall. "L'accordo con Nokia rappresenta una pietra miliare importante per le soluzioni di digitalizzazione di Blackned nel mercato della sicurezza e della difesa. Insieme, implementeremo soluzioni di rete tattiche potenti, flessibili e a prova di futuro, che soddisfano le esigenze della difesa moderna", ha affermato Timo Zaiser, direttore tecnico di Blackned. "Grazie alla partnership con Blackned, la nostra tecnologia 5G consentirà alle Forze armate tedesche di implementare rapidamente solide capacità di comunicazione e di condividere le informazioni in modo più efficace, offrendo ai nostri clienti un vantaggio decisivo sul campo di battaglia", ha aggiunto Giuseppe Targia, responsabile Spazio e Difesa di Nokia.

Il logo di Rheinmetall (Ansa)
Il logo di Rheinmetall (Ansa)

I carburanti sintetici

Ed è dei giorni scorsi la notizia che sempre Rheinmetall sta valutando di avviare la produzione in larga scala di carburanti sintetici. "Secondo gli studi della Nato, la Russia sarà pronta a scatenare una guerra su vasta scala in Europa entro i prossimi cinque anni. Pertanto, abbiamo poco tempo per garantire un approvvigionamento sicuro di carburante. In caso di una guerra o di una crisi di vasta portata, l'Europa non ha finora trovato soluzioni per rifornire di carburante le proprie Forze armate", ha sottolineato Shena Britzen, responsabile del programma sull'idrogeno di Rheinmetall. Secondo Britzen, in caso di guerra, sarebbero necessari 20,5 milioni di tonnellate di carburante all'anno e Rheinmetall "potrebbe fornirli avvalendosi di centinaia di stabilimenti produttivi distribuiti in tutta Europa".

Gli armamenti europei dal 1992 al 2022
Gli armamenti europei dal 1992 al 2022

Armi anche per il Regno Unito

E ancora Rheinmetall ha confermato nei giorni scorsi che la sede del "nuovo stabilimento per la produzione di armi all'avanguardia" sorgerà a Telford, nel Regno Unito. "In questo modo, l'azienda compie un ulteriore passo verso il ripristino dell'industria della difesa sovrana del Regno Unito e continua la sua partnership strategica con il ministero della Difesa britannico nell'ambito dell'Accordo di Trinity House", si legge in una nota diffusa da Rheinmetall. "Con l'avvio della produzione nel 2027, il Regno Unito tornerà a essere tra i Paesi in grado di produrre cannoni per carri armati e artiglieria, un requisito fondamentale per la difesa nazionale e le esportazioni globali", continua la nota.

Approfondisci:

Bruxelles propone un “polo per la sicurezza marittima” per il Mar Nero

Bruxelles propone un “polo per la sicurezza marittima” per il Mar Nero