Mercoledì 24 Aprile 2024

Renault-Nissan, Carlos Ghosn arrestato. L'azienda: "Sarà licenziato"

Il top manager brasiliano è accusato di evasione fiscale per aver violato regolamenti finanziari relativi al suo compenso

Carlos Ghosn (Imagoeconomica)

Carlos Ghosn (Imagoeconomica)

Tokyo, 19 novembre 2018 - Carlos Ghosn, presidente della Nissan-Renault-Mistubishi Motor, è stato trattenuto in stato di arresto con l'accusa di aver violato regolamenti finanziari relativi al suo compenso. Lo hanno confermato fonti investigative all'agenzia Kyodo.

VERSO IL LICENZIAMENTO - Dopo la perquisizione odierna degli uffici nel quartier generale di Yokohama, la Nissan ha emesso un comunicato in cui ha confermato la propria cooperazione con le autorità finanziare, e ha reso noto che nel corso del prossimo consiglio di amministrazione verrà proposto il licenziamento del top manager. 

Nella sua nota, Nissan dichiara di aver avviato un'indagine non solo sul top manager brasiliano, 64 anni, ma anche sul direttore rappresentativo Greg Kelly. "Dall'inchiesta è emerso che per molti anni sia Ghosn che Kelly hanno segnalato gli importi del compenso sui titoli azionari alla Borsa di Tokyo in una quantità inferiore all'importo effettivo, al fine di ridurre l'ammontare totale divulgato sulla remunerazione di Carlos Ghosn - si legge nel comunicato - Inoltre, per quanto riguarda Ghosn, sono stati scoperti numerosi altri significativi atti di cattiva condotta, come l'uso personale di beni aziendali, e anche il profondo coinvolgimento di Kelly è stato confermato". E anche per Kelly è stato proposto il licenziamento.

Le notizie sono emerse a sorpresa per la prima volta nella serata giapponese, quando il giornale Asahi Shimbun ha riportato che Ghosn era stato interrogato dai pubblici ministeri e che probabilmente avrebbe dovuto essere arrestato. "Se viene arrestato davvero, potrebbe essere messa in discussione l'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, perché Ghosn è la chiave di volta dell'alleanza", ha affermato Satoru Takada, analista di Tiw, una società di ricerca e consulenza con sede a Tokyo.

LA FUSIONE CON RENAULT - Ghosn è stato nominato presidente della Nissan nel 2000, ed è tra i maggiori responsabili del progetto di fusione con la francese Renault, che ha consentito alla casa auto nipponica il ritorno alla redditività dopo una lunga crisi tramite un drastico processo di ristrutturazione e un piano di riforme considerato aggressivo per gli standard aziendali giapponesi. Sotto la sua guida quasi ventennale la seconda casa automobilistica giapponese è riuscita a negoziare accordi più competitivi con i produttori di acciaio, innescando una concorrenza sempre più serrata tra i costruttori di auto per l'approvvigionamento delle materie prime. 

L'ACQUISIZIONE - Nel 2016, dopo la scandalo delle emissioni della Mitsubishi Motors e il conseguente crollo delle vendite, Nissan ha rilevato la casa concorrente e Ghosn è diventato il presidente della nuova alleanza, che nella prima parte del 2018 ha superato la Volkswagen per volumi di vendita.

MACRON - Da parte sua il presidente francese, Emmanuel Macron, a una domanda sul possibile scandalo che investe il numero uno di Renault ha detto che "è troppo presto per pronunciarsi sulla realtà dei fatti. Lo Stato, in quanto azionista - ha aggiunto - sarà estremamente vigile alla stabilità dell'alleanza (Nissan-Renault) e al gruppo per l'insieme dei dipendenti".