Il Giubileo, il malessere della Regina, le deleghe a Carlo. La successione soft è in atto?

I segnali di una "transizione già iniziata" dopo 70 anni di regno

Londra, 3 giugno 2022 - The show must go on e la "transizione è già cominciata". Il Giubileo di platino, il malessere della regina Elisabetta II, la delega all'eterno erede al trono Carlo della rappresentanza della monarchia in tutte le più importanti cerimonie, sono tutti segnali di una successione 'soft' dopo 70 anni di regno. Ne è convinto Jonny Dymond, royal correspondent della Bbc, secondo il quale il Giubileo di platino appare sempre più come "un momento di celebrazione e ringraziamento per un'era che si avvia alla conclusione".

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La regina Elisabetta con il principe Carlo (Ansa)
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Negli ultimi mesi il principe Carlo ha presidiato le più importanti cerimonie "militari, religiose e istituzionali" del Regno che a giudizio di Dymond evocano una co-reggenza di fatto: "una transizione che nel più britannico dei modi - non dichiarato, non scritto e non espresso - è gia cominciata". Del resto, la regina è affaticata, provata dalle fatiche di ieri è stata costretta a dare forfait alle fatiche di oggi, giorno dell'attesa presenza dei ribelli Harry e Meghan. E gli interrogativi sulla tenuta fisica di Elisabetta sono inevitabilmente tornati a far capolino, anche se la monarchia è ancora aggrappata ancora alla figura di una sovrana 96enne.

La Regina Elisabetta e Kate Middleton (Ansa)
La Regina Elisabetta e Kate Middleton (Ansa)

 

Elisabetta II, donna sola al comando, saldamente più popolare di qualunque altro membro della famiglia reale britannica secondo il sondaggio di rito targato YouGov diffuso dai media alla vigilia dei 4 giorni di festa nazionale (2-5 giugno) segnati dagli eventi pubblici clou del Giubileo di Platino dei suoi 70 anni sul trono.

Una roccia che a 96 anni suonati resta secondo YouGov anche regina dei consensi popolari, con un 80% di giudizi positivi contro il 70 del nipote maggiore William (secondo in linea di successione), il 57% dell'eterno erede primogenito Carlo e il tracollo del rientrante Harry (un tempo amatissimo) a un misero 25% dopo "la fuga della Megxit" e le polemiche con i tabloid 'nemici'. Dati tutto sommato positivi per il palazzo, che occhieggia oggi dietro il viavai già festivo del vialone imbandierato del Mall. Ma al momento garantita soprattutto dall'immagine familiare di una matriarca sotto i cui occhi l'Impero è diventato Regno passando da Winston Churchill a Boris Johnson. Un Paese che si prepara comunque a rilassarsi in questo lungo weekend di sfilate, omaggi e pub eccezionalmente aperti fino a notte fonda; mentre guarda con un sorriso il video in cui il principe Carlo si esibisce se non altro da ballerino provetto - a 73 anni - in un evento di beneficenza inserito fra gli antipasti della celebrazione.