Regina Elisabetta, il suo staff si ribella: "No alla quarantena". Ed è costretta a cedere

La sovrana ha ceduto dopo le storiche proteste dei suoi dipendenti di Sandringham. E dopo 33 anni trascorrerà le festività natalizie a Windsor. Intanto, la capo governante Patricia Earl si è dimmessa

Regina Elisabetta, staff in rivolta (Ansa)

Regina Elisabetta, staff in rivolta (Ansa)

Londra, 16 dicembre 2020 - Il 2020 è un anno complicato anche per la regina Elisabetta che ora è alle prese con la storica rivolta del suo staff. Un epilogo del tutto inaspettato che ha portato la sovrana a scegliere di trascorrere il Natale isolata con il marito, il principe Filippo, a Windsor: è la prima volta dopo 33 anni di festività trascorse con la famiglia a Sandringham, la residenza reale nella contea inglese del Norfolk. 

Il motivo dell'insolito cambiamento è legato alle proteste del personale di Sandringham. Come si legge su The Mirror, la regina avrebbe imposto a tutto lo staff un isolamento forzato di oltre un mese che le permettesse stare tranquilla sul fronte del Coronavirus e di non rinunciare alle sue tradizionali festività natalizie in sicurezza. La proposta di non vedere i propri cari non sarebbe, però, piaciuta ai dipendenti della sovrana che si sarebbero ribellati. Messa al corrente dei fatti, sua Maestà si sarebbe infuriata, come riportano fonti vicine alla Corona, ma non c'è stato modo di scendere a patti con loro e trovare una soluzione che mettesse d’accordo sudditi e monarchia. Così la regina si è vista costretta a cambiare i suoi piani, scegliendo di rimanere a Windsor e rinunciando alle tradizioni natalizie tanto care alla Royal family. Ci sono abitudini alle quali la sovrana 94enne non rinuncerebbe mai; in attesa del suo inusuale Natale, è stata vista in sella al suo cavallo nel giardino del castello.  

Ulteriori dettagli sulla vicenda si leggono poi su The Sun. Secondo la testata inglese, Patricia Earl, capo governante da oltre 32 anni a servizio della regina, si sarebbe dimessa a causa “dell'imbarazzo causato dalla riluttanza del personale nell'adeguarsi alle disposizioni per la sicurezza dei reali. Una fonte vicina a Backingham Palace ha però sottolineato come le dimissioni della capo governante siano state di natura "amichevole". Che questo 2020 segni anche la fine della devozione assoluta dei sudditi per la Corona? Di certo questa volta hanno vinto i ribelli.