Siria, Coalizione a guida Usa bombarda gli alleati di Assad. "Abbiamo risposto"

Le forze anti Isis sotto il comando di Washington hanno attaccato le forze alleate del presidente siriano Assad, tra cui potrebbero essereci anche i russi, per rispondere ad azioni contro Forze Democratiche Siriane, appoggiate dal Pentagono

Bombardamenti vicino a Damasco (Ansa)

Bombardamenti vicino a Damasco (Ansa)

Damasco, 8 febbraio 2018 - I caccia bombardieri della Coalizione a guida statunitense anti Isis in Siria ha compiuto ieri raid aerei e operazioni d'artiglieria contro forze alleate del regime di Assad, uccidendo oltre 100 combattenti. E' la stessa Coalizione ad anunciarlo in un comuinicato. Secondo quanto riporta la Cnn, i bombardamenti sono stati compiuti come risposta alle forze alleate del presidente siriano Bashar al Assad che hanno compiuto "un attacco non provocato" contro un quartier generale delle Forze Democratiche Siriane, dove consiglieri della Coalizione stavano lavorando assieme ai combattenti sostenuti dagli Stati Uniti. "Abbiamo risposto all'attacco ingiustificato delle forze governative sui nostri partner", si legge in una nota diffusa dalla coalizione a guida Usa. 

I miliziani fedeli ad Assad avevano attaccato le FDS, l'alleanza arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti. Nel bombardamento sarebbero, secondo fonti Usa, rimasti uccisi più 100 combattenti filo-governativi siriani. Gli aerei a stelle e strisce avevano effettuato attacchi di rappresaglia nella provincia nord-orientale di Deir ez-Zor, contro forze fedeli ad Assad che avevano attaccato un quartier generale dell'alleanza arabo-curda.

Il termine filo-regime può riferirsi tanto alle forze filogovernative siriane come a quelle russe, con le quali gli incidenti si sono moltiplicati negli ultimi mesi, visto che il terrento di operazioni si riduce dinanzi ai progressi militari contro l'Isis. La Coalizione cerca di cacciare dal lato orientale del fiume Eufrate gli ultimi combattenti dell'Isis, con l'appoggio delle FDS. Con Mosca c'è un accordo verbale perché i caccia russi, che appoggiano il regime del presidente Bashar al-Assad, rimangano al di là del lato occidentale dell'Eufrate.

image

VERTICE TURCHIA, RUSSIA E IRAN SULLA SIRIA- E' in programma un nuovo vertice tra Turchia, Russia e Iran sulla situazione in Siria. Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin hanno concordato di tenere a Istanbul lì'incontro. "È stato deciso di tenere il secondo summit (dopo quello di Sochi a novembre)", ha detto un funzionario spiegando che la data della riunione sarà decisa a breve.