Seoul, 7 agosto 2023 – Prima il caldo estremo, poi il focolaio Covid e ora la tempesta. Il World Jamboree, grande raduno mondiale degli scout organizzato ogni quattro anni in angoli diversi del pianeta, ha invaso stavolta la Corea del Sud, trasformandosi però in un incubo per gli oltre 50mila partecipanti provenienti da 158 Paesi.
E proprio per l’arrivo del tifone Khanun, il movimento scout mondiale ha annunciato di aver ricevuto lunedì mattina “la conferma dal governo della Repubblica di Corea che, a causa dell'impatto previsto del tifone Khanun, è prevista una partenza anticipata per tutti i partecipanti", si legge in un comunicato.
Tutti a casa, quindi. Compresi i 1.200 italiani, nonostante la chiusura del festival – nell'enorme accampamento a Saemangeum, vicino a Buan – prevista in origine per il 12 agosto.
L’evacuazione dei vari contingenti nazionali inizierà martedì. L'Ambasciata d'Italia a Seoul, d'intesa con la Farnesina e in costante contatto con le Autorità locali, continua a monitorare le condizioni dei partecipanti che compongono il contingente italiano. "I connazionali stanno bene e non hanno lamentato alcuna criticità”, la nota del ministero degli Esteri.
La conferma arriva anche da uno dei capi scout presenti in Corea: “I ragazzi stanno benissimo, hanno tutti alto il morale e non ci sono situazioni di panico. La situazione è calma e serena e l'evacuazione procede precisa e funzionale”.
Nei giorni scorsi, le condizioni meteo avevano già reso complicato lo svolgimento del venticinquesimo raduno mondiale dello scoutismo. Per questa ragione, il Governo coreano ha disposto, in data odierna, il trasferimento degli scout, che lasceranno il luogo dell'evento in bus per raggiungere siti e campus universitari nell'area metropolitana di Seoul e in altre località della Corea del Sud.
Un’edizione davvero difficile per il World Jamboree. Non solo per il caldo torrido prima e per il tifone in arrivo adesso. Già nei giorni scorsi i media locali avevano definito la vicenda una “vergogna nazionale”, segnalando le pessime condizioni del campeggio, con servizi igienici rudimentali e molti insetti. Secondo le autorità locali e gli organizzatori, circa 700 partecipanti hanno sofferto di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme. Per oltre 100 ragazzi, addirittura, si è reso necessario il ricovero in ospedale.