Quarta dose, Israele svela i primi studi: "Anticorpi aumentano di 5 volte"

Riscontri preliminari sul secondo booster. Il luminare britannico Pollard: "Non è sostenibile vaccinare il mondo ogni 4-6 mesi"

Fila per i tamponi a Tel Aviv (Ansa)

Fila per i tamponi a Tel Aviv (Ansa)

Tel Aviv, 4 gennaio 2022 - Arrivano i primi studi sulla quarta dose di vaccino anti Covid. E sembrano incoraggianti. A renderli noti è ovviamente Israele, Stato pioniere che ha iniziato le somministrazioni del secondo booster sul personale sanitario e sugli over 60. "Una settimana dopo l'iniezione della quarta dose, sappiamo con maggiore certezza che è sicura ed efficace - ha dichiarato oggi il primo ministro Naftali Bennett -: c'è un aumento di cinque volte del numero di anticorpi nella persona vaccinata". Bennett ha parlato uscendo dal centro medico di Sheva, citando studi che sono ancora - va sottolineato - in fase preliminare.

Il dibattito sulla quarta dose va ormai avanti da settimane e si è infiammato dopo l'esplosione della variante Omicron nel mondo. È stato proprio Israele a lanciare l'ulteriore richiamo, prima di frenare improvvisamente e decidere quindi di farlo partire solo per le categorie fragili come gli over  60 e gli operatori sanitari

. Esperti di mezzo mondo sono divisi sull'opportunità di proseguire a questo ritmo con le vaccinazioni. "Non è davvero sostenibile, e probabilmente neppure necessario, pensare di vaccinare il mondo intero ogni 4 o 6 mesi", ha detto oggi i professor Andrew Pollard, luminare della virologia e della pediatria britannica. Pollard è fra gli artefici del progetto vaccinale dell'università di Oxford sfociato nei mesi scorsi nella produzione, in partnership con AstraZeneca, del primo siero anti-Covid.

"Non siamo nemmeno riusciti a vaccinare (con una singola dose) tutti coloro che vivono in Africa - ha spiegato - e certo non arriveremo a rendere gestibile la somministrazione di una quarta dose a tutti" nel prossimo futuro, ha insistito sir Andrew in una nuova intervista concessa stavolta a Bbc Radio 4. Il virologo ha poi ribadito che la necessità di un quarto booster non è ancora "del tutto certa" e semmai andrà per ora riservata alle persone più vulnerabili. Per Pollard "il peggio (della pandemia) è assolutamente dietro di noi". Il premier britannico Boris Johnson preferisce, una strategia attendista e nella conferenza stampa di oggi non ha annunciato ulteriori restrizioni rispetto al 'Piano B' già noto. Insomma, la discussione sulla quarta dose prosegue, in attesa di capire con precisione quale sia l'efficacia del secondo booster contro la dilagante variante Omicron.