Qatargate, Schinas si difende: "Da Doha solo cioccolatini e un pallone"

Il vicepresidente della Commissione Europea, in conferenza stampa a Strasburgo, ha risposto ad alcune domande sullo scandalo del Qatar. Il portavoce di von der Leyen: "La presidente sostiene l'intero collegio"

Doha, 13 dicembre 2022 - Visto lo scandalo del Qatar (oggi tra l'altro c'è stata la destituzione di Eva Kaili dalla vicepresidenza dell'Europarlamento) e un tweet di elogio sul progresso del Qatar in termini di diritti umani, Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Europea, ha parlato in conferenza stampa a Strasburgo, rispondendo ad alcune domande sul Qatargate. In primo luogo ha detto che le sue posizioni sono sempre state in linea con quelle dell'Unione Europea, che ha rappresentato anche alla cerimonia di apertura dei Mondiali in Qatar. Ha rivendicato la limpidezza della sua carriera politica, anche grazie ai tweet che pubblica regolarmente e con cui comunica idee ed esperienze. 

Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Europea
Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Europea

"Ho ricevuto in dono dal Qatar un pallone e una scatola di cioccolatini, che ho regalato all'autista andando all'aeroporto, e qualche souvenir legato al Mondiale di calcio", ha risposto, quando gli è stato chiesto se avesse ricevuto regali dalle autorità qatariote. "Mi sono recato in Qatar come rappresentante della Commissione Europea, poiché responsabile dello sport, in piena trasparenza, e in quell'occasione ho difeso il nostro modello sportivo", ha spiegato.

"Per me, dopo 32 anni di servizio pubblico, c'è solo la limpidezza. Twitto e continuerò a farlo come segno di trasparenza. E grazie a Dio l'ho fatto. Potete immaginare il genere di critiche che avrei ricevuto se non avessi twittato tutto quello che ho fatto e detto alla luce di questo?", ha dichiarato in merito a un suo tweet di novembre in cui ha elogiato il Qatar sui progresso nell'ambito dei diritti umani. 

E ancora: "Tutti i miei interventi pubblici, non solo quando ero in Qatar, ma sempre, sono compatibili al 100% con le politiche della Commissione: non inventiamo cose alla Commissione, ma ci basiamo sui documenti e le strategie prodotte dagli uffici". "Voglio che questa istituzione resti un bastione della democrazia e questa non è stata una buona settimana: sono felice che il Parlamento abbia preso azioni immediate e si guadagni nuovamente la fiducia dei cittadini". 

Vista, in ogni caso, la corruzione scoperta, non possono non esserci azioni nel prossimo futuro per riconquistare la fiducia e Schinas auspica in un pacchetto anti-corruzione nel 2023. "Vogliamo ottenere un organismo etico Ue, la piena applicazione del registro di trasparenza delle Istituzioni europee e il pacchetto anti-corruzione che presenteremo e fisserà regole molto specifiche".

"Se il sistema ha bisogno di correzioni, non ci sono dubbi che la Commissione punterà a questi obiettivi. Ma se gli individui hanno bisogno di correzioni, non sono sicuro che si tratti di un compito della Commissione", ha aggiunto. "Ricordiamo che la Commissione ha proposto un registro obbligatorio della trasparenza per tutte le Istituzioni Ue già nel 2016. Ci sono voluti cinque anni perché il Parlamento e il Consiglio arrivassero a un accordo. La Commissione è l'unica ad applicare la regola, 'no registro no incontro'", ha spiegato. "La Commissione proporrà un organismo etico per tutte le Istituzioni ue. Mi aspetto che questa volta non ci vogliano 5 anni per metterlo in pratica. Ora è tempo di riforme", ha ribadito Schinas.

Portavoce Ue: "Fiducia in Schinas non in discussione"

"Ovviamente la presidente" Ursula von der Leyen "sostiene l'intero collegio, dal vice presidente Schinas alla commissaria Johansson" e nella conferenza stampa di ieri "non c'era assolutamente alcun fatto che richiedesse alla presidente della Commissione di esprimere la sua solidarietà o sostegno al Collegio o a un membro del Collegio" dei commissari europei. Questo è quanto ha dichiarato Eric Mamer, portavoce della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa a Strasburgo con i commissari Margaritis Schinas e Ylva Johansson.

Interrogato sulla mancata conferma di von der Leyen della sua fiducia in Schinas dopo le polemiche sui tweet di sostegno del commissario greco al Qatar, Mamer ha risposto che "se ogni volta che la presidente si trova in conferenza stampa le venisse chiesto di garantire la sua fiducia ai membri del Collegio ci troveremmo in una situazione molto bizzarra". "Non c'è assolutamente nulla di nuovo là fuori che giustifichi che lei debba prendere una posizione pubblica su questo", ha concluso Mamer