Mercoledì 24 Aprile 2024

Qatar, ministro annuncia a sorpresa: "Via dall'Opec dal 2019"

Doha fa parte dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio sin dal 1961. Punterà al gas

Il Qatar lascia l'Opec

Il Qatar lascia l'Opec

Roma, 3 dicembre 2018  - Il nuovo ministro per l'Energia di Doha, Saad al-Kaabi, ha annunciato che il Qatar lascerà l'Opec, l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, il prossimo mese. Il Paese, che continuerà a produrre oro nero, ha deciso di concentrarsi sulla produzione di gas. 

Saad al-Kaabi: "Il Qatar ha deciso di ritirare la sua membership dall'Opec a partire dal gennaio 2019", ha dichiarato il ministro in conferenza stampa a Doha, aggiungendo che all'Opec è già stata comunicata la decisione. Il ministro ha spiegato: "Non abbiamo un grande potenziale petrolifero, siamo molto realisti. Il nostro potenziale è nel gas". 

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ADDIO DOPO 58 ANNI - Il Qatar ne fa parte dal 1961, l'anno seguente alla fondazione dell'organizzazione da parte dell'Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait e Venezuela. L'organizzazione però da giugno 2017 è dominata dall'Arabia Saudita, che ha guidato un fronte di Paesi nell'imporre un blocco sul Qatar. Riad ha rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar, accusandonolo di proteggere persone e organizzazioni ostili al Regno saudita.

La decisione a sorpresa del Qatar arriva a tre giorni dal vertice in cui l'Organizzazione degli esportatori di greggio, insieme alla Russia e ad altri alleati, dovrebbe decidere un ritorno ai tagli di produzione. 

IMPENNATA PETROLIO - E proprio i tagli, insieme alla sorprendente decisione del Qatar di lasciare l'Opec, che ha determinato sui mercati un'impennata del prezzo del petrolio, salito tra il 3% e il 4%, con il Wti sopra quota 53 dollari e il Brent saldamente sopra 60 dollari. 

NESSUN ACCENNO ALLE TENSIONI - La mossa del Qatar sembra legata all'aperto conflitto con quattro Stati arabi - l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrain e l'Egitto - i quali hanno imposto un embargo commerciale sul Qatar, accusandolo di sostenere il terrorismo. Ma nel comunicato di Doha non si fa cenno a queste tensioni, anzi, il ministro Saad al-Kaabi parla di decisione "tecnica e strategica", nega che la scelta sia legata a questioni politiche o al boicottaggio economico e fa piuttosto riferimento al "desiderio del Qatar di focalizzare i suoi sforzi nello sviluppo dell'industria del gas".