Qatar, dietro l'inchiesta di Bruxelles il lavoro degli 007. Anche italiani

A fornire la dritta ai belgi sono stati i servizi sauditi ed emiratini. Coinvolti nelle indagini anche francesi, britannici e il servizio segreto italiano per l'estero

Roma, 14 dicembre 2022 - Dietro l'inchiesta che ha portato alla scoperta della presunta rete criminale che curava gli interessi del Qatar e pare anche del Marocco, corrompendo gli europarlamentari, ci sarebbero gli 007. La soffiata originaria sarebbe partita nella secoonda metà del 2021 dai servizi segreti sauditi ed emiratini - storicamente avversari del Qatar per il predominio poltico nell'area del Golfo - verso i colleghi della Suretè de l'Ètat belga. I belgi avrebbero a loro volta coinvolto i servizi di altri tre paesi: Francia, Gran Bretagna e Italia. E la collaborazione sarebbe stata fattiva.

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Eva Kaili e Pier Antonio Panzeri (ImagoE)
Eva Kaili e Pier Antonio Panzeri (ImagoE)

I belgi avrebbero operato con una certa disinvoltura. Un passo cruciale nell'indagine dell'intelligence è stata una perquisizione informale (un cosiddetto BIM, Bijzondere Inlichtingenmethoden) della casa dell'ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri. La Sicurezza di Stato ha trovato 700.000 euro in contanti e questo ha cambiato la situazione. Ora c'erano prove sufficienti di presunti reati. Di conseguenza: parti del fascicolo di intelligence della Sicurezza di Stato sono state declassificate e trasferite all'Ocrc, l'Office Centrale pour la Repression de la Corruption il 12 luglio 2022. "La Sicurezza di Stato sta lavorando da più di un anno, insieme con i servizi di intelligence stranieri, per identificare la sospetta corruzione di membri del Parlamento europeo da parte di vari paesi", ha confermato il ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne (Open VLD) in una risposta ai quotidiani belgi Knack e Le Soir

Questo ha dato il via all'inchiesta del giudice Michel Claise. La giustizia belga ha iniziato a indagare, arrivando all'arresto di Panzeri, del suo assistente Francesco Giorgi, della ormai ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili e di Nicolò Figà Talamanca