Giovedì 18 Aprile 2024

Russia, Putin è stato vaccinato con lo Sputnik V. "Sta bene e tornerà al lavoro"

Il presidente russo è stato immunizzato con il più noto dei tre sieri sviluppati in Russia. Un incoraggiamento ai suoi concittadini a vaccinarsi, e un messaggio a Bruxelles

Vladimir Putin (Ansa)

Vladimir Putin (Ansa)

Mosca, 23 marzo 2021 - Vladimir Putin è stato vaccinato contro il Covid. Il presidente russo è stato immunizzato con lo Sputnik V, come conferma un tweet del profilo ufficiale del vaccino russo. Nel post una foto mostra Putin con le braccia alzate e le dita a V in segno di vittoria.

Il post Twitter dedicato allo Sputnik V su Putin
Il post Twitter dedicato allo Sputnik V su Putin

"Putin si è fatto vaccinare contro il coronavirus. Si sente bene e domani avrà una giornata di lavoro completa", ha dichiarato il suo portavoce, Dmitri Peskov.

Bollettino Covid Italia del 23 marzo

Putin, 68 anni, è stato vaccinato in privato, ha reso noto il suo portavoce, senza specificare dove. In Russia sono stati sviluppati tre vaccini: Sputnik V, EpiVacCorona e CoviVac. Il primo è il più noto ed è approvato in oltre 50 Paesi al mondo.

Vaccino Moderna, AstraZeneca, Pfizer, CoviVac, e Johnson&Johnson: il confronto

Nuovo decreto Covid, mini-proroga delle misure? Nodo scuola: le ipotesi

Putin non si è vaccinato davanti alle telecamere, mantenendo quanto aveva detto ai giornalisti il ​​mese scorso, e cioè che non avrebbe trasmesso la sua vaccinazione perché non voleva "scimmiottare" altri leader. Solo ieri il presidente russo aveva annunciato l'intenzione di vaccinarsi, sottolineando che 'vaccinarsi è una "scelta individuale''.  "La vaccinazione è una scelta volontaria che ogni persona fa, una decisione personale", aveva detto durante un incontro dedicato alla produzione dei vaccini, aggiungendo: "Io intendo farlo domani". 

Putin ha voluto così aumentare la fiducia dei russi, e non solo (vedi Europa), nei vaccini di fabbricazione russa. Un sondaggio di questo mese riportato da The Moscow Times rende noto che quasi due terzi dei russi non vogliono vaccinarsi con lo Sputnik V.

Intanto l'Ema, l'agenzia europea del farmaco, ha fatto sapere che i suoi esperti si recheranno in Russia il 10 aprile per supervisionare gli studi clinici effettuati nell'ambito della procedura per l'autorizzazione del vaccino russo. Già il 4 marzo l'Ema aveva iniziato il processo di "revisione continua", l'analisi in tempo reale dei dati sulla sicurezza, efficacia e qualità dello Sputnik-V, per arrivare all'autorizzazione al suo utilizzo. 

Ma uno stop è arrivato nelle ultime ore: "Bisogna dare priorità ai vaccini prodotti sul territorio europeo. Non abbiamo assolutamente bisogno dello Sputnik V", ha detto il commissario Thierry Breton, incaricato per i vaccini. Aggiungendo: "i russi hanno difficoltà a produrre il siero", e Bruxelles è pronta ad aiutarli "nel secondo semestre se ne avranno bisogno". 

E Putin non aveva reagito bene: "Sono dichiarazioni strane. Non imponiamo nulla a nessuno", ha detto visibilmente irritato: "Sorge spontanea la domanda: quali interessi difendono e rappresentano queste persone? Gli interessi di alcune aziende farmaceutiche o gli interessi dei cittadini europei?". Secondo il presidente russo nonostante la campagna diffamatoria lanciata contro il vaccino russo, "la geografia dell'impiego dello Sputnik V sta crescendo attivamente".