Putin: "Se Ucraina provoca, ci saranno conseguenze"

Il presidente russo invoca "un piano di sicurezza europeo" dopo l'uscita degli Usa dall'accordo anti-missili. Sulle sanzioni: "Qualcosa si muove tra i partner europei". E attacca Trump sui dazi Governo, Di Maio: "Restiamo nella Nato e alleati Usa"

Vladimir Putin (Ansa)

Vladimir Putin (Ansa)

Mosca, 7 giugno 2018 -  Vladimir Putin lancia un duro monito all'Ucraina. Se Kiev dovesse mettere in atto delle "provocazioni" militari in vista dei Mondiali di calcio in Russia, ci saranno "conseguenze gravissime per l'entità statale ucraina in generale", dice il presidente russo durante la Linea Diretta, annuale formato televisivo, ma anche web, telefonico e via app che mette in contatto la popolazione con il leader del Cremlino. Un avvertimento severo a una settimana esatta dalla partita inaugurale del campionato del mondo. 

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"Piano di sicurezza europeo"

Il leader russo vede l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sulla difesa anti-missilistica come "un tentativo di infrangere la parità strategica" a cui rispondere "con i nostri moderni sistemi di armamento, che conservano questa parità: serve capirlo e trovare nuove forme di cooperazione che siano adeguate alle realtà moderne". Quindi invoca "un piano di sicurezza europeo".

TERZA GUERRA MONDIALE -  E' un Putin a 360 gradi quello che parla al 'suo' popolo. Dalle sanzioni, al Caso Skripal, fino addirittura a commentare lo 'spettro' di una terza guerra mondiale. "Comprendere che sarebbe la fine della civiltà, ci dovrebbe frenare da essa", dice il presidente. E aggiunge: "Noi cerchiamo sempre un compromesso". Poi chiarisce che "le pressioni sulla Russia finiranno quando i partner capiranno che certe misure sono controproducenti".

SANZIONI - Secondo Putin "le sanzioni, le accuse continue verso di noi, sono tutti metodi per contenere la Russia perché l'Occidente vede la Russia come una minaccia, un avversario". Metodi che "non sono nell'interesse di nessuno, solo col dialogo e la cooperazione si può avanzare l'economia mondiale". Quindi riconosce che "qualcosa si muove poiché alcuni nostri partner in Europa iniziano a dire che serve cooperare con la Russia". Non casuale il riferimento all'Italia, dopo le nette parole di Conte nel suo discorso programmatico. 

DAZI - E anche i dazi Usa su alluminio e acciaio sono di fatto "sanzioni" a Europa, Canada e Messico. "I nostri partner pensavano che non sarebbero mai stati colpiti da questa politica controproducente, ma ora vediamo cosa sta accadendo". 

FLAT TAX - Il presidente russo 'difende' la flat tax. "In teoria sembra una cosa sensata introdurre un sistema progressivo di tassazione, così che chi guadagna di più paga di più - spiega -. Ma in realtà chi ha alti redditi trova sempre il modo di evadere le tasse e così per l'erario non ci sono maggiori introiti e quindi questa soluzione è stata giudicata dal governo impraticabile". Quindi conferma che per trovare risorse per attuare il piano di sviluppo stilato serviranno degli "aggiustamenti" nel sistema fiscale, ma senza toccare la flat-tax oggi in vigore in Russia (con un'aliquota unica del 13%, ndr).

CASO SKRIPAL - Putin torna sul caso Skripal, l'ex agente russo che secondo la Gran Breatagna sarebbe stato avvelenato su 'mandato' di Mosca. "Gli Skipal sarebbero morti sul colpo se fosse stato usato un agente nervino di tipo militare" sostiene Putin". Il Cremlino ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. 

SIRIA -  Per quanto riguarda la Siria, la Russia non ha piani di ritiro immediato delle sue truppe, ma non ha intenzione di costruire strutture militari di lungo termine. L'obiettivo non è trasformare la Siria "in un Poligono di tiro", ma "noi comunque lì sperimentiamo nuovi armamenti", chiarisce Putin.