Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

“Se Putin attacca la Nato la nostra reazione sarà devastante”

Il segretario generale Mark Rutte guarda in particolare ai Baltici e avverte: “Saremo devastanti e molto efficaci anche tra 3-5-7 anni, ed è per questo che dobbiamo spendere di più". Bbc: in Gran Bretagna cambia il vertice militare in vista del riarmo

“Se Putin attacca la Nato la nostra reazione sarà devastante”

Bruxelles, 4 giugno 2025 - Duro avvertimento della Nato alla Russia, in uno dei momenti di massima tensione tra le parti. "Siamo sempre preparati a ogni eventualità. E Vladimir Putin dovrebbe sapere che se provasse" ad attaccare i Baltici "la nostra reazione sarebbe devastante e sa che dobbiamo assicurarci che non sia devastante solo oggi, ma in assoluto. Saremo devastanti e molto efficaci anche tra 3-5-7 anni, ed è per questo che dobbiamo spendere di più", ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte, in conferenza stampa in vista della riunione dei ministri della Difesa e del Gruppo di contatto per l'Ucraina.

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Il segretario generale della Nato, Mark Rutte (Ansa)
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Mosca prepara la prossima mossa, dobbiamo essere pronti

L'ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker usa parole altrettanto nette: "L'urgenza del momento è innegabile. Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua, Mosca sta già preparando la sua prossima mossa. Stiamo già assistendo al tentativo del Cremlino di ricostruire il proprio esercito. Gli alleati della Nato devono superare la Russia. Non abbiamo altra scelta. Vorrei essere chiaro: è giunto il momento di agire". Whitaker precisa che sarà ora cruciale aumentare la capacità produttiva del settore della difesa: "Serve un'alleanza costruita per le minacce del 2025 e oltre, non per i campi di battaglia di ieri".

Difesa, prospettive di spesa Paesi Nato
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La rivoluzione nella Difesa britannica

Del resto la corsa a rinforzare gli arsenali in Europa è ormai un dato di fatto. Di oggi la notizia che cambiano i vertici militari del Regno Unito nel pieno di un progetto di riarmo portato avanti dal governo laburista di Keir Starmer e rivolto in primis verso "la minaccia" attribuita alla Russia. Lo rivela Bbc News, secondo cui l'attuale comandante della Raf, Richard Knighton, sarà il nuovo capo di stato maggiore della difesa britannico, al posto dell'uscente ammiraglio Tony Radakin, in carica dal novembre 2021.

Knighton avrà un ruolo cruciale nell'ambito del rafforzamento delle capacità militari di Londra annunciato con la revisione della strategia di difesa che prevede fra l'altro una modernizzazione dell'arsenale nucleare oltre alla realizzazione entro la fine del 2030 di 12 nuovi sottomarini d'attacco in partnership con Usa e Australia.

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Sir Richard, 56 anni, è Chief of the Air Staff, il comandante dell'aviazione militare di sua maestà, dal 2023, e in precedenza aveva occupato l'incarico di vice capo di stato maggiore della difesa dal 2019 al 2022. Come sottolinea la Bbc, ha maturato nel corso della sua carriera una esperienza nello sviluppo delle capacità militari. L'apporto della Raf potrebbe essere ancora più importante qualora si concretizzasse l'ipotesi, emersa sui media, di estendere il deterrente nucleare attualmente imbarcato sui sottomarini ai bombardieri non convenzionali.

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