Giovedì 25 Aprile 2024

Vertice Putin Merkel: "Gasdotto e conflitti, dare soluzioni alle crisi"

Il presidente russo: nessuno stop alle forniture energetiche in Europa. La cancelliera vuole i caschi blu Onu in Ucraina. Incontro nel castello di Meseberg

Vladimir Putin e Angela Merkel (Epa)

Vladimir Putin e Angela Merkel (Epa)

18 agosto 2018 - Il presidente russo Vladimir Putin a colloquio con la cancelliera tedesca Angela Merkel. I due leader faccia a faccia al castello di Meseberg, residenza di rappresentanza nel Brandeburgo a 70 chilometri da Berlino, per un incontro bilaterale Germania-Russia incentrato su questioni cruciali: la difficile tregua in Crimea, le tensioni internazionali, embargo e dazi, Siria e migranti. Sulla questione gas, che è di vitale importanza per i Paesi europei, lo Zar ha ribadito la ferma volontà di dare continuità alle forniture, senza alcun tentennamento.

PUTIN: “STABILI FORNITURE ENERGETICHE ALLA UE“ “Abbiamo sempre assicurato in modo stabile il rifornimento energetico nella Ue per il passato“, ha detto Putin in merito alla questione gasdotti, rimarcando anche l’impegno della Russia per il futuro, grazie alla collaborazione su Nord Stream 2. Per Mosca “questo progetto potrà migliorare il sistema energetico europeo, diversificare le vie di trasporto e soddisfare le aumentate richieste di gas naturale per l’economia europea". Si tratta di “un progetto puramente economico, questo non vuol dire che il transito di gas attraverso l’Ucraina si fermerà“. Queste e altre dichiarazioni sono state rilasciate prima dell’incontro di lavoro vero e proprio nel castello, anche perché non è prevista una conferenza stampa congiunta conclusiva alla fine dei colloqui.

“NON ESCLUDO TRANSITO GAS ATTRAVERSO UCRAINA“ Putin non esclude un proseguimento del transito del gas attraverso l’Ucraina, anche dopo la costruzione di Nord Stream 2: “L’importante è che questo transito, che in Ucraina è tradizionale, risponda a criteri esclusivamente economici“, ha precisato nel corso della conferenza stampa. “Io conosco la posizione della cancelliera molto bene – ha aggiunto – l’aspetto più importante per noi è la fattibilità. Speriamo che Nord Stream 2 possa migliorare la distribuzione del gas in Europa e contribuire al suo sviluppo. La Germania è tra i nostri partner commerciali principali, da noi ci sono oltre cinquemila aziende tedesche, l’anno passato sono stati investiti 17 miliardi di dollari in Russia. Cooperiamo in particolare sull’energia, la Germania è il nostro principale acquirente, il consumo di gas cresce quest’anno del 13% ed è importante non solo come compratore ma anche un territorio cruciale per il transito del gas“.

GEOPOLITICA E QUESTIONI SPINOSE Vladimir Putin ha affrontato anche la spinosa questione con l’Ucraina, per quanto riguarda il futuro della Crimea, e ha sottolineato senza mezzi termini: “purtroppo qui non riusciamo ad andare avanti“. Ha accennato all’emergenza profughi siriani chiedendo aiuto alla Ue: “è importante ampliare la componente umanitaria del conflitto siriano, sostenere gli aiuti per il popolo siriano“, ha affermato. Insomma, una Siria riappacificata, e con Mosca che ha giocato bene la sua partita a Damasco, sarebbe una Siria in cui molti profughi e sfollati, ora accolti in Germania e Turchia, avrebbero il desiderio di tornare. Bisogna però poi vigilare per favorire il ritorno dei profughi dall’estero: non solo dall’Europa, ma anche dalla Giordania, dalla Turchia e dal Libano. Putin ha sottolineato che in Siria servono cose fondamentali, come «il rifornimento dell’acqua e il ripristino dell’assistenza sanitaria“. Con Angela Merkel il presidente russo affronta anche la questione del nucleare iraniano: “È importante mantenere questi accordi - ha detto - per il rafforzamento della sicurezza internazionale e l’equilibrio globale”.

LA RAGIONI DELLA CANCELLIERA Quello del gasdotto è fra i temi caldi sul tavolo, con innumerevoli implicazioni. Russia e Germania sono sotto pressione, Nord Stream 2 prevede infatti il completamento del gasdotto ad opera della Gazprom in consorzio con Royal Dutch Shell, Wintershall, Uniper, Omv e Engie. Questo gasdotto diretto dalla Russia alla Germania passa sotto il Baltico: gli Usa ritengono che questo aumenterebbe la dipendenza di Berlino da Mosca, e hanno minacciato sanzioni. L’Ucraina teme di pari passo di essere tagliata fuori dagli affari legati al transito del gas, e i vicini della Germania a Est hanno sollevato preoccupazioni. Per questo Angela Merkel ha chiarito che l’Ucraina “dovrebbe continuare ad avere un ruolo per il transito del gas“. La cancelliera incalza il leader del Cremlino sui diritti umani. Riferendosi all’Ucraina, ha annunciato l’intenzione di affrontare con lo Zar l’ipotesi del dispiegamento di una forza di peacekeeping Onu, per monitorare il rispetto del cessate il fuoco in Crimea. Mosca è accusata dall’Occidente di sostenere i ribelli filo-russi nell’est dell’Ucraina, la Russia smentisce.

LE CONTROMOSSE DI FRAU ANGELA “Ci sono molti conflitti – ha precisato la Merkel – questo sottolinea la possibilità di trovare delle soluzioni. Noi abbiamo responsabilità in proposito. La Germania ne ha, ma soprattutto la Russia, che fa parte del Consiglio di Sicurezza Onu. Nonostante l’accordo di Minsk, non abbiamo una stabile tregua in Ucraina. Spero che tenteremo di nuovo di trovare una via per la pace, e stasera parleremo di una missione Onu che possa giocare un ruolo nella pacificazione“. La Germania guida il fronte europeo che deplora l’annessione della Crimea da parte del Cremlino. Ha denunciato più volte il pericolo di intrusioni russe nella vita democratica interna, con attacchi sulla Rete e l’appoggio indiretto dato ai sovranisti di Alternative fuer Deutschland. Inoltre il governo Merkel è stato in prima fila nel seguire Londra quando questa ha puntato l’indice contro il Cremlino dopo il tentato avvelenamento di Sergei Skripal, ex agente dei servizi russi riparato a Salisbury.