Putin è malato? Come sta davvero il presidente russo

I rapporti degli 007 rilanciano l'ipotesi di cure con steroidi per una patologia grave. L'oncologo: "Sembra in una situazione patologica, a livello fisico e psicologico"

Il presidente russo Vladimir Putin

Il presidente russo Vladimir Putin

Roma, 15 marzo 2022 - Vladimir Putin malato, in cura per un tumore o comunque per una patologia grave che richiede steroidi e provoca scatti d’ira improvvisa? Gli 007 occidentali - Usa, Regno Unito, Canada e Australia - ne sono convinti. E come prova citano fonti ben informate. Così la notizia, comunque da verificare, viene rilanciata dai media di tutto il mondo. Quasi a voler cercare una spiegazione razionale all’orrore della guerra in Ucraina che ci sovrasta.

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Saverio Cinieri, presidente nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), però mette in chiaro: se le condizioni di salute del leader russo siano precarie, e se sia davvero in cura con farmaci steroidei che ne avrebbero alterato le sue capacità mentali, “sospetto che non lo sapremo mai. Ma quello che va sottolineato è che non si può certo fare una diagnosi oncologica da una foto”. Già, le immagini del presidente russo. Volto, collo e mani di un gonfiore sospetto, fanno notare gli osservatori. E quell’abitudine di tenere sempre grandi distanze dai suoi interlocutori, siano il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz o gli imprenditori russi.

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Luigi Cavanna, primario di Oncologia a Piacenza e presidente del collegio italiano primari di oncologia medica ospedaliera (Cipomo), l'ha scritto anche in una chat di colleghi. "Le fotografie mi danno l’impressione di una persona che fa dosi di cortisone. È gonfio, con la pelle tirata, liscia, come di chi è in trattamento farmacologico con steroidi, cortisone che fa trattenere i liquidi, rende edematosi viso collo e mani". Diventa anche un modo per darsi una spiegazione razionale dell’orrore? "Penso di sì - riconosce il medico -. Come se in qualche modo dicesse, muoia Sansone con tutti i filistei. Deve’essere in una situazione fisica e psicologica patologica. Osserva Cinierti: "Gli steroidi si possono assumere per tante cause, anche per malattie reumatiche non solo per patologie oncologiche. In ogni caso c’è una lunga letteratura sulle malattie di Putin e non solo. È stata fatta su molti potenti della terra”, ricorda l'esperto. 

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Un esempio di queste analisi, che riguarda proprio Putin, risale al 2015: un team di neurologi dei Paesi Bassi - del Radboud University Medical Centre - in uno studio pubblicato sul numero natalizio del ‘British Medical Journal’ di quell’anno, mise sotto la lente la sua camminata e notò che il braccio destro non oscillava come l’altro, era più statico. Un segno distintivo che ha spinto gli esperti a chiedersi se l’incedere asimmetrico non potesse essere una spia di Parkinson precoce. Ma la conclusione, dopo aver analizzato un’ampia rassegna di video, allora fu che poteva trattarsi di un’andatura (definita da ‘pistolero’) retaggio di disciplina militare e addestramenti giovanili nel Kgb. 

Ma sono tante le ipotesi sulle condizioni di salute del presidente russo, 69 anni. Si è parlato anche del morbo di Parkinson o di demenza senile precoce. Una condizione fisica, insomma, che influenzerebbe enormemente la salute psichica di Putin, spiegando in parte la decisione di mettersi contro il mondo intero invadendo l’Ucraina e rischiando di innescare un conflitto globale. Gli 007 intanto rivelano come fonti del Cremlino o vicine al Cremlino raccontino di come negli ultimi anni le indicazioni del presidente siano cambiate di continuo, e come la forza di persuasione e la chiarezza dei suoi messaggi e delle sue direttive siano man mano scemate, così come più nebulosa sarebbe diventata la percezione che lo zar ha del mondo attorno a lui, di quando accade all’esterno delle mura del palazzo. Questo spiegherebbe anche gli errori di valutazione nell’avviare la campagna militare in Ucraina, con molte delle convinzioni del Cremlino dimostratesi sbagliate, a partire da quella che sarebbe stata la reazione ucraina e del mondo occidentale.