Venerdì 19 Aprile 2024

Putin, Macron e il "tavolo lungo": perché tanta distanza. Giallo sul Dna

Nell'incontro i due leader distanti 4 metri per il mancato test anti-Covid del presidente francese. Cremlino: "Priorità proteggere Putin". E Eliseo: "Problemi di tempistiche"

Roma, 11 febbraio 2022 -  Il lungo tavolo bianco di quattro metri quello che separava, lunedì scorso, Emmanuel Macron e Vladimir Putin. E uno dei dettagli più commentati della visita del presidente francesce a Mosca per fare il punto sulla crisi ucraina. Le immagini che ritraggono i due leader sono significative: entrambi appoggiati al tavolo, con un bouquet nel mezzo, per un faccia a faccia durato oltre 5 ore. Ma perchè tutta quella distanza? Alla base c'è un test anti-Covid. O meglio, un mancato tampone. E potrebbe c'entrare il Dna del presidente francese. Ripercorriamo quando successo.

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Cremlino: "Priorità proteggere Putin"

Vladimir Putin (Ansa)
Vladimir Putin (Ansa)

Il Cremlino ha confermato che il presidente francese è stato tenuto a distanza dal leader russo, perché il capo dell'Eliseo non ha voluto sottoporsi a un tampone anti-Covid russo. Il portavoce, Dmitri Peskov, ha riferito ai giornalisti di comprendere la posizione del leader di Parigi, ma la priorità "è proteggere Putin". Da qui, quindi, la decisione di mantenere il distanziamento, facendo sedere i due leader agli estremi di un tavolo lungo quattro metri.

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E l'Eliseo: "Problemi di tempistiche"

Emmanuel  Macron
Emmanuel Macron

Da parte dell'Eliseo ci sarebbero stati problemi di "tempistica", che hanno consigliato all'entourage di Macron di rinunciare all'opzione di "un minor distanziamento", che sarebbe stata possibile effettuando il tampone all'arrivo. Il presidente ha "fatto quello che era necessario fare come sempre quando viaggia, così come tutta la sua delegazione", dicono fonti della presidenza francese questa mattina.

"La questione - sottolineano - è soltanto quella delle condizioni del tampone, ma questi sono elementi che spetta al medico decidere. Stiamo parlando di questioni come la persona che esegue il tampone, come il tampone viene praticato e quali sono le esigenze imposte in termini di tempistica (ad esempio, presentarsi molto in anticipo per il test). Abbiamo semplicemente ritenuto che le condizioni che avrebbero consentito un minore distanziamento non erano accettabili per noi e abbiamo scelto l'altra opzione proposta dal protocollo russo".

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La questione del Dna

Ma fonti giornalistiche, in particolare britanniche, sostengono ben altro. E cioè che il tampone sarebbe stato rifiutato da parte francese affinché "il Dna del presidente non finisse nelle mani dei russi". Su questo no comment dell'Eliseo. Alla domanda precisa, infatti, le fonti della presidenza francese rispondono che "il presidente ha dei medici che definiscono insieme a lui le regole accettabili o no in termini di protocollo sanitario che lo riguardano".