Ucraina, perché il ministro Guerini è nel mirino di Putin. Rinfacciati anche aiuti Covid

Il ministero degli Esteri di Lavrov: "Un falco, tra i principali ispiratori della campagna anti-russa del governo italiano". La replica: "Non cediamo alla propaganda". Draghi: "Parole inaccettabili"

Roma, 19 marzo 2022 - Guerra Ucraina e tensioni internazionali. Tra le ultime notizie: il ministro della Difesa italiano finisce nel mirino di Putin. E ci finisce di mezzo anche il Covid. Lorenzo Guerini è stato infatti definito da un funzionario del ministero degli Esteri russo, Alexei Paromonov, “uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa del governo italiano”. Il direttore del primo dipartimento per l’Europa del ministero guidato da Seghei Lavrov lo ha detto in una intervista esclusiva alla testata russa Ria Novosti. 

Guerra in Ucraina e Nato, in Sardegna spiagge chiuse. Cosa sta succedendo

Mosca minaccia l'Italia: "Con altre sanzioni conseguenze irreversibili"

Sommario

Perché l'attacco a Guerini

Dopo avere minacciato “conseguenze irreversibili” nel caso di un inasprimento delle sanzioni, il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov punta il dito contro Guerini, accusato di essere un ‘falco’ antirusso. Paramonov ricorda l’aiuto fornito dalla Russia all’Italia nel 2020, in piena emergenza pandemica: “All’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell’Industria e Commercio e il ministero della Salute della Russia. A proposito una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano".

Chi è Paramonov

Alexei Vladimorovic Paramonov, classe 1962, è l'ex console russo a Milano. La 'delusione' di Mosca per l’atteggiamento italiano sulle sanzioni era già stata sottolineata il 2 marzo scorso quando l’ambasciatore russo a Roma, Sergei Razov, aveva inviato una mail ai parlamentari italiani con allegata una dichiarazione di Lavrov, nella quale si affermava che le sanzioni dell’Ue non resteranno senza risposta. 

Alleanza Atlantica e fine della guerra

Ieri 18 marzo il ministro della Difesa aveva  incontrato Carlos del Toro, segretario della Marina degli Stati Uniti, per fare il punto sulla situazione in Ucraina e sulla partnership strategica tra i due Paesi nel settore navale e nella cooperazione industriale. Immediato lo scambio di considerazioni sulla situazione in Ucraina che ha evidenziato valutazioni comuni. “Tutti noi lavoriamo per la fine dei bombardamenti russi e incoraggiamo una soluzione diplomatica. Ciò che sta avvenendo ci mette di fronte a sfide inedite dal punto di vista della sicurezza”, ha detto Guerini. E aveva aggiunto: “LItalia è fortemente impegnata e determinata a lavorare per supportare le decisioni assunte in seno all'Alleanza Atlantica”. Era stato poi ricordato che lo scorso 25 febbraio il governo italiano ha approvato una serie di disposizioni urgenti, che hanno incluso l'attivazione di misure relative al rafforzamento della postura militare e della postura di deterrenza della Nato, con la previsione di proseguire nell'impegno della Difesa italiana nell'ambito dei dispositivi Nato di presenza avanzata in Lettonia, di Air Policing in Romania e di sorveglianza nell'area sud dell'Alleanza".

Approfondisci:

Ucraina, a Taranto esercitazioni Nato. La portaerei Cavour con Usa e Francia

Ucraina, a Taranto esercitazioni Nato. La portaerei Cavour con Usa e Francia

Rinfacciati aiuti Covid

Paramonov sottolinea che a suo giudizio, “nell’inviare una missione umanitaria” in Italia, colpita duramente dal Coronavirus nel marzo-aprile del 2020, “la Russia è stata guidata non dal desiderio di ricevere dividendi in termini di reputazione o di politica estera, ma da un senso di compassione, un desiderio di aiutare il popolo italiano in uno dei momenti più difficili della sua storia postbellica”. “È deprimente che ora - prosegue Paramonov- sullo sfondo dell’isteria anti-russa, le autorità italiane abbiano improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti , l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca -e si siano uniti alla frenetica campagna russofobica”. 

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini
Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

Approfondisci:

Il sommergibile in Sicilia, la crisi ucraina e l'avviso ai pescatori. Cosa succede

Il sommergibile in Sicilia, la crisi ucraina e l'avviso ai pescatori. Cosa succede

La replica del ministro

"Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo”, è stata la risposta del ministro della Difesa.

La solidarietà di Draghi

“Esprimo piena solidarietà al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Approfondisci:

Ucraina, in fuga dalla guerra anche il gatto Stepan, star del web

Ucraina, in fuga dalla guerra anche il gatto Stepan, star del web

 

Reazioni bipartisan

"Il Ministero degli Esteri russo piega a propaganda di guerra anche il dramma Covid nell’attaccare con farneticazioni inaccettabili il ministro Lorenzo  Guerini. Il nostro sostegno è ancora più convinto e diventa legittimo dubitare delle reali intenzioni di quelle missioni di aiuto sanitario", scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. Tante le reazioni di solidarietà bipartisan.

Caso Guerini, il tweet di Letta
Caso Guerini, il tweet di Letta