Martedì 23 Aprile 2024

Putin, la guerra nucleare e la bomba sporca: cosa sappiamo

L'allarme lanciato dal presidente russo aumenta ancora la tensione internazionale. Il pensiero sull'Ucraina: "È uno strumento della politica estera degli Usa, ha perso la propria sovranità"

Roma, 26 ottobre 2022 - Per Vladimir Putin è ormai vicina una guerra mondiale. “Il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale”. Così le agenzie di stampa ufficiali, dalla Tass a Ria Novosti, riassumono il contenuto dell’allarme lanciato dal presidente russo a una riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi, quindici ex repubbliche sovietiche alle quali si è aggiunto il Turkmenistan con lo status di membro associato. ”L'Ucraina – ha sostenuto Putin - è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità. Il suo territorio è stato trasformato in un banco di prova per esperimenti biologici militari e ora viene riempito di mezzi di offesa, compresi quelli pesanti. Il desiderio del regime di Kiev di acquisire armi nucleari non viene disatteso".

Nella stessa giornata, ha comunicato il ministero della difesa russo Serghej Shoigu, Putin ha partecipato in video collegamento a un’esercitazione militare che prevedeva “un attacco nucleare massiccio delle forze strategiche impegnate nella risposta a un eventuale aggressione atomica del nemico”. Le basi dei test, con missili balistici da crociera e aerei Tu-95Ms, sono state il cosmodromo di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk, e il centro militare di Kura, nella penisola di Kamchatka. Gli Usa erano stati avvertiti ieri, come previsto dagli accordi del Nuovo trattato Start.

Vladimir Putin (Ansa)
Vladimir Putin (Ansa)

Le ultime esercitazioni del genere, riferisce l’agenzia Novosti, si erano tenute il 19 febbraio. Cinque giorni dopo è stata invasa l’Ucraina. Ai capi delegazione delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi Putin ha confermato che la Russia è a conoscenza dei piani di Kiev per utilizzare la cosiddetta 'bomba sporca' a scopo provocatorio. "L’ordigno - spiega il sito di San Pietroburgo Fontanka.ru.- è costituito da un contenitore con isotopi radioattivi e da una carica esplosiva che deflagra distruggendolo. I frammenti dell’involucro vengono proiettati su una vasta area dall'onda d'urto. Rispetto a una normale bomba nucleare provoca una contaminazione a lungo termine dell'area". Secondo uno studio di ricercatori italiani dell’Enea, dell’università di Tor Vergata e indipendenti, non creerebbero però un’esposizione alle radiazioni che possa diffondere malattie gravi o aumenti di tumori.

Il presidente Volodymyr Zelensky e il suo ministro degli esteri Dmytro Kuleba ribattono che la Russia prepara un attacco con questo tipo di armamento per poi attribuirlo all’Ucraina. Kiev ha chiesto agli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) di visitare le strutture nelle quali secondo Mosca si stanno costruendo armi radioattive non convenzionali. Il direttore dell'AIEA Rafael Grossi ha dichiarato che nei prossimi giorni gli ispettori dell’agenzia visiteranno due impianti. Uno è stato ispezionato un mese fa. In quell’occasione i tecnici dell’Aiea non hanno trovato nulla che violasse le regole internazionali.