Putin sempre più nel mirino. "Rischio golpe dei suoi servizi segreti"

Gola profonda rivela: "Ogni settimana di guerra in Ucraina aumenta la possibilità. I vertici non possono più fare la bella vita". Il giallo Shoigu

Roma, 24 marzo 2022 - Putin sempre più nel mirino per la guerra in Ucraina. Il rischio che il presidente russo venga deposto da un colpo di Stato guidato dai servizi di sicurezza del Paese cresce ogni settimana sullo sfondo del malcontento per l’andamento del conflitto.  

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Gola profonda

Così almeno sostiene un agente anonimo dell’intelligence russa che ha comunicato con l’attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin. Lo riporta il Times. Il caos e il malcontento per la “fallita” invasione russa dell’Ucraina sono cresciuti all’interno dei ranghi dell’Fsb e la posizione di Putin a capo del Cremlino sta diventando sempre più instabile, ha fatto sapere la fonte.

Il presidente russo Vladimir Putin
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Servizi segreti sotto accusa

Si dice che il presidente russo dia la colpa proprio all’Fsb per non aver preso rapidamente il controllo dell’Ucraina. Gli ufficiali dell’intelligence, nel frattempo, stanno diventando insofferenti per le sanzioni sempre più oppressive imposte dall’Occidente alla Russia che - ha spiegato la fonte - impediscono ai funzionari di alto livello di recarsi nelle loro case di vacanza all’estero o, si aggiunge con un dettaglio di sconfortante banalità, di “portare i loro figli a Disneyland Parigi”.

"La bella vita"

“Per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia. Ufficiali dell’Fsb, poliziotti, pubblici ministeri - le persone all’interno del sistema - hanno potuto vivere una bella vita”, ha detto Osechkin al Times. Ma ora, con le sanzioni occidentali, questa vita non c’è più. L’economia russa è stata paralizzata e il valore del rublo è crollato. Essendosi abituati a una vita migliore, gli agenti dell’Fsb non vogliono “tornare in Unione Sovietica”, ha detto Osechkin.

“Per ogni settimana e ogni mese che questa guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza”, ha aggiunto.

Lo scontento

Il giornalista investigativo Andrei Soldatov - tra i massimi esperti di intelligence russa e il primo a parlare di arresti e interrogatori ai vertici dell’Fsb - ha confermato lo scontento ai massimi livelli dello Stato e del business in Russia per come sta andando la guerra per la decisione stessa d’invadere l’Ucraina presa da Putin in massima segretezza.

Il giallo Shoigu

“Sembra che ora Putin sia passato all’attacco dei suoi stessi uomini, quelle di cui si fidava di più da ex agente del Kgb: l’Fsb, l’Svr (l’intelligence estera) e la Guardia nazionale, il cui vice è stato costretto alle dimissioni”, ha fatto notare Soldatov. Inoltre, è avvolto dal mistero il destino del ministro della Difesa, Serghei Shoigu, riapparso in pubblico solo oggi dopo 12 giorni di assenza dai riflettori. Si è parlato di problemi di salute ma anche di un suo impegno nell’organizzare un golpe militare. “Ci sono anche rumors secondo cui Putin vorrebbe sostituirlo, ma Shoigu è il secondo politico più popolare in Russia e lo è anche tra i generali, se fosse vero non sarebbe un compito facile”, ha detto Soldatov a Msnbc.