Compleanno Putin, i 70 anni dello Zar nei giorni più amari della sua carriera politica

Sono un lontano ricordo le feste in compagnia di capi di governo europei. Mai come ora pesa sempre di più l'isolamento internazionale

Mosca, 7 ottobre 2022 - Vladimir Putin compie 70 anni, un traguardo personale considerevole, eppure il momento storico, si sa, non è dei più gloriosi. In patria c'è chi gli ha augurato che questo sia "il suo ultimo compleanno al Cremlino", come il giornalista d'opposizione Serghei Smirnov. Eppure il suo culto della personalità, come leader più longevo in Russia dopo Stalin, sembra essere ancora essere piuttosto saldo. Nonostante qualche critica dai circoli nazionalisti comincino ad arrivare e, soprattutto, nonostante l'operazione speciale in Ucraina abbia portato diversi insuccessi, sono difficoltà militari che non intaccano la sua figura da leader. Le critiche per ora, sono piuttosto dirette verso i vertici del ministero della Difesa e delle Forze armate, con il ministro Serghei Shoigu nel mirino diretto di una figura come il leader ceceno Ramzan Kadyrov o il fondatore dei mercenari Wagner, Evgheny Prigozhin.

Leggi anche: Ponte di Crimea, il collegamento di 18 km voluto da Putin

Ucraina, le news in diretta. Biden: rischio armageddon nucleare, Putin non scherza

Armageddon nucleare, il significato delle parole di Biden

La caratteristica del culto della personalità di Putin in Russia - dove il suo consenso è leggermente calato, ma si attesta su livelli ancora alti, al 77% secondo un ultimo sondaggio del Centro Levada - non è tanto l'immagine onnipresente del leader, quanto "l'alta fiducia in tutto quello che fa, sia pur esso contraddittorio", sottolinea l'analista del Carnegie Center di Mosca, Aleksandr Baunov. "Se con i Mondiali di calcio del 2018, Mosca celebrava la sua integrazione col mondo, appena tre anni anni dopo si spingeva sulla retorica anti-occidentale; la gente ha accettato senza remore sia una, sia l'altra posizione del potere", ricorda l'analista. Questo atteggiamento dei russi nei confronti del loro presidente non sta cambiando e anzi, più aumenta l'isolamento e la promozione di valori patriottici, più potrebbe crescere il culto della personalità in senso classico, secondo Baunov. In senso classico, cioè con gigantografie affisse per strada per esempio, o con statute nelle piazze: cose che al momento non ci sono in Russia. 

In ogni caso, quello di quest'anno è il compleanno più amaro della sua carriera politica. Le forze militari russe stanno indietreggiando nei territori del sud est dell'Ucraina che ha appena annesso alla Federazione russa e dal punto di vista internazionale è sempre più isolato: Usa e Unione Europea, com'è noto, sono uniti nel sostenere l'Ucraina e nel penalizzare Mosca (è di ieri il varo ufficiale all'ottavo pacchetto di sanzioni, tra cui il price cap sul petrolio russo) e anche in Asia i rapporti sembrano raffreddarsi, con Cina e India che non hanno gradito la proclamata annessione delle quattro regioni ucraine in cui ci sono stati i referendum (definiti 'farsa' dall'Occidente): Donetsk, Lugansk, Kherson e parte di Zaporizhzhia - questo nonostante entrambe le nazioni si siano alla fine astenute quando è stata ora di condannare l'annessione durante il Consiglio di Stato dell'Onu.

Difficile, insomma, che Putin trascorra la giornata, come fece nel 2019, con il non più favorito ministro della Difesa, Sergei Shoigu, a pescare e cercare funghi, in Siberia. Anche nel 2014, Putin aveva festeggiato nella taiga e l'anno successivo si era concesso una partita a hockey con la squadra Zvezdy NHL, con il pubblico che intonava "buon compleanno". Ma di solito, come ha più volte assicurato il portavoce, Dmitry Peskov, il Presidente trascorre il compleanno "al lavoro", riservandosi la sera libera per incontrare amici e familiari, di cui non è mai stato fornito l'elenco.

Per la prima volta dal suo arrivo al Cremlino, chiamato da Boris Eltsin nel dicembre del 2000 come Presidente 'ad interim', il suo potere non appare più così solido. E una "Rossiya bez Putina', (Russia senza Putin), slogan delle manifestazioni dei suoi oppositori, appare per la prima volta come una possibilità. Non come il risultato di una sconfitta alle urne, ma per lotte di potere interne al regime. Per la prima volta, appare meno scontata la sua permanenza al potere fino al 2036, grazie alla riforma costituzionale del 2020 che gli consentirebbe di ricandidarsi nel 2024. 

È possibile o probabile che il suo governo subisca cambiamenti significativi nel prossimo futuro.