Giovedì 25 Aprile 2024

Carles Puigdemont fermato in Germania. Cortei e scontri a Barcellona

Il leader indipendentista catalano è stato fermato appena passato il confine. Ora rischia l'estradizione. La stampa tedesca: "Chiederà l'asilo politico"

Scontri a Barcellona al corteo contro l'arresto di Puigdemont (Afp)

Scontri a Barcellona al corteo contro l'arresto di Puigdemont (Afp)

Barcellona, 25 marzo 2018 - L'ex presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont, è stato fermato dalla polizia tedesca subito dopo aver superato in auto il confine della Germania. Di ritorno dalla Danimarca, il leader indipendentista catalano, come riferisce il suo legale Jaume Alonso-Cuevillas, sarebbe stato fermato come conseguenza del mandato di arresto europeo emesso contro di lui dall'autorità giudiziaria della Spagna.

Il legale  Alonso-Cuevillas ha spiegato che il leader indipendentista catalano dovrebbe trovarsi in una stazione di polizia. Stava tornando in Belgio per mettersi a disposizione della locale autorità giudiziaria. Un team di avvocati è già stato allertato per la Germania.

La polizia tedesca ha intercettato Puigdemont poco prima delle 12, mentre viaggiava in direzione di Amburgo. Secondo Mikko Karna, che lo ha ospitato in Finlandia, il leader indipendentista aveva lasciato il paese nordico venerdì notte. Infatti anche le autorità finlandesi lo stavano cercando, con controlli in porti e aeroporti del Paese.

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SCONTRI A BARCELLONA - Intanto a Bacellona migliaia di persone sono scese in piazza contro l'arresto dell'ex presidente e ci sono stati momenti di tensione e disordini scoppiati tra gruppi di dimostranti e mossos d'esquadra. Nei filmati diffusi online si vedono gli agenti spintonare i manifestanti e usare anche i manganelli, in un caso immobilizzando un uomo a terra. Manifestazioni sono in corso anche a Girona e in altre località. Alla fine degli scontri si contano almeno 87 feriti, mentre quattro manifestanti sono stati arrestati dopo gli scontri. La polizia ha anche sparato a salve per evitare che alcuni manifestanti, che hanno lanciato anche oggetti, superassero il cordone di sicurezza. La gente scesa in piazza ha poi bloccato anche il traffico su quattro diverse autostrade nella regione.

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L'AVVOCATO - Secondo l'avvocato di Carles Puigdemont, Jaume Alonso-Cuevillas, la sua estradizione dalla Germania alla Spagna non è "inevitabile", riferisce il quotidiano La Vanguardia. Il legale ha assicurato che l'ex presidente catalano era "perfettamente consapevole" dei rischi che ha assunto viaggiando in Europa.  Secondo il quotidiano tedesco "Kieler Nachrichten" Puigdemont si prepara a chiedere asilo politico in Germania. Il quotidiano cita fonti della procura e del governo regionale, ma fa notare che le possibilità che la richiesta di asilo venga accolta sono scarse perché il mandato d'arresto europeo (per ribellione e sedizione) ha la precedenza sulla richiesta di asilo. 

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L'EX MINISTRA - Intanto ha deciso di costituirsi Clara Ponsati, l'ex ministra all'istruzione catalana che fa parte della lista di 13 politici indipendentisti incriminati dalla Corte Suprema di Madrid per "ribellione". La Ponsati, in esilio in Scozia, ha deciso di consegnarsi alla giustizia spagnola, scrive la Bbc. L'economista catalana sta decidendo come e quando costituirsi. Inizialmente fuggita insieme al'ex President Carles Puigdemont a Bruxelles, Ponsati si è spostata successivamente all'università scozzese di Saint Andrew, dove aveva lavorato in passato come docente.

SALVINI - Il segretario della Lega, che ha appena ricevuto l'endorsement di Grillo, non si limita a pensare al Governo italiano. Su caso Puigdemont dichiara: "Arrestare per motivi politici un rappresentante del popolo, come accaduto oggi con l'ex presidente catalano Puigdemont, è inaccettabile. I problemi si risolvono con il dialogo e il rispetto della volontà dei cittadini, non con le manette". 

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