Proteste Iran, sciopero di tre giorni in molte città. Teheran: "Impiccheremo i rivoltosi"

Primo giorno di serrande abbassate in 40 città del paese in solidarietà con le manifestazioni, ma sono imminenti le impiccagioni per alcuni dei manifestanti arrestati

Teheran, 5 dicembre 2022 - In solidarietà con le proteste che scuotono l'Iran da quasi tre mesi, è in corso uno sciopero, che durerà tre giorni, quindi fino a mercoledì. Iniziato oggi, a Teheran e in ben altre 40 città del paese, i negozianti hanno abbassato le serrande, sono rimasti chiusi alcuni mercati, così come anche i lavoratori di alcune fabbriche hanno incrociato le braccia. In rete circolano video di strade con gli esercizi commerciali chiusi. Ma gli scioperi hanno coinvolto anche autotrasportatori e lavoratori.

Le manifestazioni, in più, non si fermano. Convocate dagli attivisti che vogliono destabilizzare le fondamenta della Repubblica islamica, ci sono state dimostrazioni, ma anche il boicottaggio delle lezioni in vari atenei - nonostante la minaccia da parte delle autorità di dure sentenze. "I rivoltosi condannati a morte saranno impiccati presto", ha detto il capo della magistratura di Teheran, avvertendo che chi provoca la rivolta popolare o incoraggia altri a scioperare, sarà presto convocato, mentre le forze dell'ordine "non esiteranno a fronteggiare duramente i rivoltosi" fino a "sconfiggere il fronte unito dei nemici": il monito arriva dalle famigerate Guardie della rivoluzione, mentre il mondo è sempre più scettico sul controverso annuncio dell'abolizione della polizia morale.

Le imminenti impiccagioni per alcuni dei manifestanti arrestati, annunciate dalla magistratura, arrivano dopo che nei giorni scorsi Amnesty International aveva denunciato il rischio di condanna a morte per 28 manifestanti catturati, tra cui tre minorenni. Un timore accresciuto dai dati sulla pena capitale in Iran: secondo l'ong Iran Human Rights, con sede a Olso, dall'inizio dell'anno almeno 504 persone sono già state "giustiziate" per diversi reati.  

Una donna passeggia lungo una strada con negozi chiusi (Afp)
Una donna passeggia lungo una strada con negozi chiusi (Afp)

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Riguardo l'abolizione della polizia morale, dubbi sono stati espressi anche dal governo tedesco e dall'amministrazione Usa, secondo cui al momento "nulla indica" che il regime abbia intenzione di migliorare la condizione delle donne. "Vedremo se la scelta di sciogliere la polizia morale sia la verità, se fosse vero sarebbe un messaggio positivo, ma aspettiamo", è stato il commento prudente del ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha ribadito la condanna delle "violenze nei confronti delle donne e della popolazione civile".

Intanto il regime torna a puntare il dito contro l'Occidente: "Ogni abuso sugli sviluppi interni dell'Iran che punti ad esercitare pressione politica è inaccettabile», ha fatto sapere il ministero degli Esteri definendo "illegale" la richiesta di espellere l'Iran, su proposta americana, dalla Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne.