Prezzo del gas in salita: Gazprom ferma una turbina del Nord Stream

Secondo il colosso le sanzioni ritardano i pezzi di ricambio per riparare la turbina, così il flusso cala dal 40 al 20%. Ma Berlino protesta: "Nessuna ragione tecnica"

Milano, 25 luglio 2022 - Il prezzo del gas s'impenna davanti alla mossa di Gazprom di diminuire nettamente i flussi dal Nord Stream 1. Infatti, secondo quanto dichiarato il colosso russo, i tecnici sono stati costretti a ridurre il flusso dal 40 al 20% per effettuare la riparazione di una turbina, e i ritardi sui pezzi di ricambio in arrivo dal Canada, dovuto alle sanzioni per la guerra in Ucraina, non hanno lasciato possibilità di scelta all'azienda russa: da domani il flusso di gas del gasdotto nel Mar Baltico scenderà al 20% della capacità totale, il che equivale a 33 milioni di metri cubi al giorno.

Gazprom (Ansa)
Gazprom (Ansa)

I prezzi volano

E l prezzo dei future sul gas ad Amsterdam, benchmark europeo del costo del metano, volano avanzando del 5,1% a 168 euro al megawattora, dopo aver toccato anche un massimo di 170,6 euro (+6,7%).

Garanzie Siemens, dubbi Gazprom

La Siemens ha garantito a Gazprom le esenzioni dalle sanzioni delle turbine che pompano il gas nel Nord Stream, ma Mosca resta preoccupata, scrive Interfax. Infatti il Nord Stream ora opera al 40% della sua capacità, ma è destinato a ridurre il flusso perché una delle due turbine in funzione dovrebbe essere fermata per manutenzione a fine mese, ne rimarrà una sola in funzione. 

Berlino: nessuna ragione tecnica

Ma la Germania protesta, secondo Berlino non c'è "nessuna ragione tecnica" per una riduzione del flusso di gas attraverso il Nord Stream. 

Von der Leyen: tetto al prezzo

Intanto la Ue pensa a un tetto massimo di prezzo per il gas importato, "i leader lo hanno chiesto alla Commissione europea e attualmente lo stiamo facendo", ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un'intervista alla Dpa. "Siamo ben consapevoli delle difficoltà incontrate dalle famiglie a basso reddito" e "la stragrande maggioranza dei Paesi membri Ue" sta "sovvenzionano le famiglie", incentivando "la ristrutturazione energeticamente efficiente dei vecchi edifici" e aiutando "le aziende particolarmente colpite dall'aumento dei prezzi", ha spiegato la von der Leyen.