Brasilia, 20 ottobre 2019 - L'emergenza petrolio sulle spiagge in Brasile ha mobilitato migliaia di persone che oggi hanno iniziato a ripulire la costa nordorientale. Ma resta un mistero da dove arrivi il petrolio, la cui origine rimane ignota. Anche se secondo le analisi effettuate dal governo di Brasilia sarebbe greggio prodotto in Venezuela, ma l'origine della perdita non è stata scoperta.
All'operazione di pulizia della spiagge partecipano volontari e lavoratori del governo. Muniti di guanti e secchi, rimuovono le chiazze solidificate di petrolio dalla sabbia e dalle rocce delle spiagge dei nove Stati colpiti.
Il petrolio in mare, rilevato per la prima volta il 2 settembre, ha invaso luoghi remoti e spiagge turistiche, tra cui Ilheus e Pedra do Sal nello Stato di Bahia e la Praia do Futuro nel Ceara. Secondo gli esperti si potrebbe trattare del peggior disastro mai accaduto nell'area. Il governo federale stima che i danni ambientali si estendano in un'area di 2.100 chilometri.
Molti animali sono stati trovati morti, coperti dalla marea nera, tra cui almeno 15 tartarughe marine, due gabbiani e dei pesci.ù