Mercoledì 24 Aprile 2024

Pechino, rara protesta contro Xi e le regole anti-Covid. La polizia rimuove gli striscioni

La contestazione a pochi giorni dal XX Congresso del Pcc: "Non vogliamo test Covid, vogliamo mangiare; non vogliamo lockdown, vogliamo essere liberi"

Le foto delle proteste in un tweet

Le foto delle proteste in un tweet

Pechino, 13 ottobre 2022 - Oggi a Pechino c'è stata una rara protesta anti-Covid, ma anche contro il presidente Xi Jinping. Le autorità sono intervenute per rimuovere gli striscioni sistemati sul ponte di Sitcong, un cavalcavia nel distretto nord-occidentale di Haidian, tra cui c'erano diversi slogan come appello alla cacciata di Xi (definito un 'traditore') e per la fine delle politiche draconiane per contenere il Covid-19

La contestazione, avvenuta nel pomeriggio cinese, arriva a meno di tre giorni dall'apertura del XX Congresso del Pcc che dovrebbe affidargli un inedito terzo mandato alla segreteria generale ed è diventata virale sui social media. I preparativi in corso a Pechino, tra l'altro, hanno comportato un aumento delle misure di sicurezza nella capitale. Nei video su Twitter - oscurato in Cina - si vede anche l'intervento della polizia che avrebbe arrestato un uomo. In un breve filmato, inoltre, c'era del fumo provenire dalla carreggiata in corrispondenza del punto in cui erano appesi gli striscioni, come per attirare l'attenzione di autisti e passanti.

Nei vari striscioni si leggevano frasi come: "Non vogliamo test Covid, vogliamo mangiare; non vogliamo lockdown, vogliamo essere liberi", oppure "Vogliamo voti, non leader; vogliamo la dignità, non le bugie; siamo cittadini, non schiavi".

Infatti, la politica 'zero Covid', portata avanti con forza da Xi, ha causato, con i continui blocchi totali e parziali, pesanti danni economici e ha alimentato una frustrazione diffusa nelle città cinesi. Anche a Pechino, dove i temi politici sono tabù, è facile raccogliere sfoghi spontanei e non sollecitati, anche da persone insospettabili. Sui social in mandarino, a partire da Weibo (il Twitter cinese) le ricerche sul 'ponte di Sitong' non hanno dato risultati, mentre in poche ore sono evaporati gli hashtag su 'distretto di Haidian', finiti nella censura del Great Firewall. '#Haidian# minuscola scintillà, ha scritto un utente di Weibo, alludendo al popolare detto di rivoluzionario di Mao Zedong: "Una piccola scintilla può incendiare la prateria".