Venerdì 19 Aprile 2024

Pechino, esplosione davanti ad ambasciata Usa

Un uomo ha cercato di lanciare una bomba all'interno dell'edificio ma gli sarebbe scoppiata tra le mani. Una donna ha cercato di darsi fuoco: non è chiaro se i due episodi sono collegati

Pechino, la polizia nel luogo dell'esplosione all'ambasciata Usa (Ansa)

Pechino, la polizia nel luogo dell'esplosione all'ambasciata Usa (Ansa)

Roma, 26 luglio 2018 - Paura a Pechino, dove c'è stata una forte esplosione vicino all'ambasciata Usa. La polizia ha confermato che a provocarla è stata una bomba artigianale che un uomo di 26 anni ha cercato di lanciare - senza riuscirvi - oltre il recinto dell'edificio. L'uomo, proveniente da Tongliao, nella Mongolia continentale, è stato identificato solo con il cognome - Jiang - ed è rimasto ferito. Ci sarebbe inoltre, secondo i media cinesi, una donna che ha tentato di darsi fuoco, sempre fuori dalla sede diplomatica americana, considerata una delle più protette al mondo. Non è chiaro se i due episodi siano collegati. Sui social sono subito circolate foto e video che mostrano la zona circondata da una grande quantità di fumo. L'area è delimitata dalle forze dell'ordine.

Il tutto è avvenuto intorno alle 13 locali. "L'esplosione è stata un caso isolato di pubblica sicurezza, e la polizia cinese l'ha affrontata in modo adeguato e tempestivo", ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang. L'ambasciata americana, in una nota riportata dal quotidiano cinese Global Times, ha confermato: "Un individuo ha fatto esplodere una bomba e, a parte l'attentatore, non ci sono stati feriti".

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