Covid, Parigi e Londra tolgono le mascherine all'aperto. "Non servono a nulla"

Johnson e Macron varano nuove misure. Anche Bassetti boccia l’obbligo: "È un provvedimento cosmetico"

Emmanuel Macron, 44 anni, presidente della Francia da quasi quattro anni

Emmanuel Macron, 44 anni, presidente della Francia da quasi quattro anni

I governi europei cominciano a disporre nuove regole – meno restrittive rispetto alle libertà individuali – per aprire il dibattito sul ritorno alla normalità che consenta una convivenza 'pacifica' col Covid. Si parte dall’eliminazione dell'obbligo di mascherine all’aperto: anche la scienza ha spiegato quanto sia più difficile il contagio all’esterno rispetto ai luoghi chiusi. I dati disponibili dicono che le probabilità di infezione all’aria aperta sono inferiori dalle 4 alle 20 volte rispetto al chiuso. Solo il 10% delle infezioni di cui è nota la catena di contagio è avvenuta all’aperto, e nei casi noti si tratta quasi sempre di interazioni prolungate. Inoltre, è decisiva la distanza sociale, con le gocce di saliva che perdono pericolosità oltre i 2 metri. "Il virus non può essere un’emergenza per sempre, bisogna iniziare a conviverci", è il pensiero che muove, in primis, il governo del Regno Unito e i giudici francesi. L’esecutivo del (traballante) premier Boris Johnson mantiene l’uso del dispositivo protettivo per naso e bocca solamente sui trasporti pubblici e dentro i negozi. Inoltre, va verso l’eliminazione del Green pass. Il certificato verde è stato introdotto un mese fa, solo per gli ingressi alle discoteche e agli eventi di massa. La svolta il 26 gennaio, quando saranno riviste le misure anti Covid previste dal cosiddetto piano B per contrastare la variante Omicron.

Questo alla luce dei "segnali incoraggianti", come ha affermato Javid, che arrivano: i contagi sono in diminuzione su base settimanale, come i ricoveri. Secondo diversi scienziati l’ondata Omicron ha raggiunto il suo picco e il Regno Unito naviga verso l’uscita dal difficile periodo. Scozia e Galles hanno già alleggerito alcune restrizioni. In due sentenze definite storiche, il tribunale di Parigi e quello di Versailles hanno bloccato due decreti della prefettura che obbligavano all’uso della mascherina all’aperto, mentre l’adozione del nuovo pass vaccinale è fermo in Parlamento e la scuola protesta contro il protocollo sanitario. In Francia, alle prese con oltre 300 mila casi nell’arco di 24 ore, governo e autorità locali devono fare i conti con due importanti decisioni di giustizia che vanno in una direzione opposta e con il malcontento diffuso di insegnanti e genitori per il caos nelle scuole. Il tribunale amministrativo di Parigi ha sospeso un provvedimento della prefettura che dal 31 dicembre rendeva obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno, per le strade della capitale francese. La stessa decisione è stata varata dal tribunale amministrativo di Versailles che ha bloccato l’attuazione di un decreto simile, valutando la misura come "una interferenza eccessiva, sproporzionata e inappropriata con la libertà individuale". L’Eliseo, ieri, è corso ai ripari. Il portavoce del governo francese nonché fedelissimo del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, ha annunciato che un nuova ordinanza verrà "prossimamente" adottata dal ministero dell’Interno riguardante l’uso della mascherina all’aperto a Parigi. Il portavoce ha precisato che questa nuova versione "definirà in modo più sottile le condizioni in cui la mascherina va usata all’aperto".

"Superare l’obbligo di mascherina all’aperto? Sono assolutamente favorevole: noi da un mese abbiamo una sorta di obbligo della Ffp2 e la situazione dei contagi è peggiorata. Questa variante se ne frega della mascherina", è il pensiero dell’infettivologo Matteo Bassetti. "L’unico verso ostacolo per Omicron è la vaccinazione. Le mascherine in alcuni contesti aiutano, ma all’aperto non hanno senso, è un provvedimento ’cosmetico’. Vedere persone camminare o guidare da sole con la mascherina è una declinazione anacronistica del Covid endemico. Dobbiamo cambiare la visione di un virus ormai endemico: se uno si sente più sicuro a indossare la mascherina, ben venga, ma non bisogna obbligare tutti a farlo all’aperto".