Venerdì 19 Aprile 2024

Attentato Parigi, Alfano: "A un passo dal livello massimo di allerta"

Renzi: "Dolore atroce, la barbarie non vincerà". Berlusconi: "Serve coalizione guidata dall'Onu, sono mesi che Putin lo dice"

Parigi sotto attacco (LaPresse)

Parigi sotto attacco (LaPresse)

Roma, 14 novembre 2015 - Parigi sotto attacco. E l'onda degli attentati in Francia si ripercuote sull'Italia. "Abbiamo elevato l'allerta al secondo livello, quello precedente il massimo che equivale a un attacco in corso", dice il ministro degli Interni, Angelino Alfano. E spiega: il secondo livello "consente l'assetto operativo dei reparti speciali delle forze dell'ordine con possibilità di intervento immediato e la possibilità di utilizzo dei reparti speciali delle forze armate". Il ministro ha deciso, di concerto con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, "di rafforzare e affinare il monitoraggio delle carceri per ridurre il rischio proselitismo". Bisogna "aggredire i luoghi del radicalismo. Il nostro è un grande Paese che riconosce la libertà di culto e di preghiera e che al tempo stesso esige il rispetto delle sue leggi". E aggiunge: nel corso del 2015 "sono stati espulsi 55 terroristi islamici; l'ultima espulsione c'è stata stamattina". Alfano sottolinea come "il buon funzionamento dell'attività di prevenzione sia dimostrato proprio dai risultati: dal primo gennaio a oggi sono state effettuate 540 perquisizioni su soggetti che avevano a che fare in qualche modo con il terrorismo; sono state controllate 56426 persone, 147 sono state arrestate e altre 325 indagate. Le espulsioni dal territorio nazionali e i respingimenti alla frontiera per mancanza dei requisiti sono state 259, i veicoli perquisiti e controllati più di 8490". 

RENZI - Matteo Renzi torna sugli attentati che hanno colpito il cuore dell'Europa e sconvolto il mondo intero. Il premier esprime "dolore atroce" per l'accaduto. "Abbraccio i fratelli e le sorelle francesi", dice Renzi. "Hanno colpito una comunità intera, l'umanità". Ora è "il momento delle lacrime e delle domande". Perché i terroristi "stanno attaccando il nostro modo di vivere" ma "stamattina anche io ho riscoperto il dono dell'Europa che i nostri padri ci hanno lasciato, loro che hanno conosciuto la guerra e ci hanno lasciato la pace".  Bisogna "restare uniti, la libertà è più forte della barbarie". 

LE PAROLE DEL PREMIER - "Questa mattina anche io come tutti gli italiani ho cercato di domandarmi che cosa stessero mettendo in discussione i terroristi, forse ciò che abbiamo di più prezioso, la pace e la libertà, oltre alla vita. Ma io come tutti gli italiani so che i terroristi non vinceranno, che la libertà è più forte della barbarie, che il coraggio è più forte della paura".  Quella del premier è stata una dichiarazione breve, di pochi minuti. Renzi subito dopo si è riunito con i vertici dell'intelligence. Già ieri notte il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva annunciato l'innalzamento  dei livelli di sicurezza in Italia. Il nostro Paese sarebbe finito nel mirino di una sinistra minaccia su Twitter, diffusa dai sostenitori dell'Isis: "Ora tocca a Roma, Londra e Washington".

BANDIERE A MEZZ'ASTA - Italia a lutto per la Francia. Bandiere a mezz'asta nel portone principale del Quirinale e a Palazzo Chigi.

GENTILONI -  "Roma è indicata in alcuni aspetti della propaganda" dell'Isis "come metafora e simbolo", "finora abbiamo potuto lavorare con grande efficienza con la nostra intelligence, ma certo le minacce non possono essere sottovalutate". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo al Tg1.

BERLUSCONI - Al Tg1 parla anche Silvio Berlusconi: "Sono mesi che il presidente Putin lo chiede: l'Ue che è la più colpita dalle migrazioni deve sollecitare una coalizione composta da Russia, Usa e Cina per un intervento militare sotto l'egida dell'Onu per estirpare il cancro dell'Isis alla radice". Per il leader di Forza Italia "E' ormai chiaro che l'Isis ha dichiarato guerra all'Occidente e potrebbe essere la terza guerra mondiale, dato il numero di persone che professano questa idea del mondo che è contro gli altri" .