Giovedì 10 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Il paradosso della guerra di Israele: adesso l’Iran potrebbe realizzare veramente la bomba nucleare

Secondo il NYT l’intelligence Usa ritiene che Teheran non stesse preparando la bomba, anche se dopo le certezze di Trump, i capi degli 007 si sono allineati. Ma all’interno dei servizi statunitensi in molti credono che i raid o l’uccisione di Khamenei potrebbero spingere il regime iraniano a realizzare un ordigno atomico più grezzo

Il paradosso della guerra di Israele: adesso l’Iran potrebbe realizzare veramente la bomba nucleare

Washington, 20 giugno 2025 - L'Iran non ha la bomba nucleare, da qui inizia il giallo. Secondo le autorità israeliane, con il premier Benyamin Netanyahu in testa, e quelle Usa, con Donald Trump e il suo staff che non sembrano avere dubbi, Teheran la stava costruendo, anzi era quasi pronta, e proprio questo avrebbe dato il via ai bombardamenti dei caccia con la Stella di David.

Ma le certezza dell'inquilino della Casa Bianca sarebbero messe in dubbio proprio dall'intelligence Usa, ha scritto il New York Times, citando fonti dei servizi americani, e insistendo nonostante lo stesso Trump avesse respinto ("Non mi interessa cosa ha detto") gli esiti un rapporto del marzo 2024 al Congresso in cui la direttrice dell'Intelligence Tulsi Gabbard, nominata proprio da Trump, affermava che l'Iran non starebbe costruendo un'arma nucleare, sostenendo che lo stesso Khamenei non aveva autorizzato la ripresa di un programma di armi nucleari, sospeso nel 2003.

Un missile iraniano
Un missile iraniano

La Gabbard quindi aveva fatto marcia indietro, dichiarando alla Nbc di essere sulla stessa lunghezza d'onda del presidente che, a bordo dell'Air Force One, aveva criticato la testimonianza data a suo tempo da lei stessa a Washington, e quanto riportato a inizio settimana dalla Cnn, cioè che l'intelligence statunitense ha indicato che l'Iran non sta perseguendo attivamente un'arma nucleare, e che gli mancano circa tre anni per essere in grado di produrne una.

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Il New York Times comunque è tornato alla carica ribadendo che proprio gli 007 Usa  ad oggi ritengono che l'Iran non abbia ancora deciso se costruire o no l'arma atomica, anche se ha sviluppato una grande quantità di uranio arricchito, fondamentale per la  produzione bellica della bomba.

Il NYT ha citato fonti dei servizi americani, sottolineando che Trump, o meno, la valutazione non sembra essere sostanzialmente cambiata. Anche il capo della Cia, John Ratcliffe, ieri si era accodato alla versione della Casa Bianca e di Tel Aviv, enfatizzano il fatto che l'Iran sia veramente vicino alla realizzazione della bomba, "un paio di settimane" al massimo, aveva detto poi ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, dopo aver letto la dichiarazione con cui Trump annunciava che aspetterà due settimane per decidere se attaccare o meno l'Iran, sperando nella ripresa dei negoziati. "Dobbiamo essere chiari, l'Iran ha tutto quello che serve per costruire una bomba atomica", ha detto la Leavitt  facendo presente che la valutazione rispecchia quella fornita alle spie americane dai colleghi del Mossad .

Ma il giallo è proprio qui, perché all'interno dell'intelligence c'è invece chi ritiene il contrario: l'Iran era lontano almeno un anno dalla realizzazione della bomba. Con il paradosso che proprio un attacco americano agli impianti sotterranei di arricchimento dell'uranio di Fordow o l'assassinio della Guida Suprema, possano convincere Teheran a fare un passo ulteriore verso la realizzazione di un ordigno nucleare, avendo, forse, già tutto quello che serve per confezionare almeno 9 bombe (Lo sostiene il Mossad, ndr).

Inoltre il quotidiano newyrochese ha anche sottolineato che per produrre ordigni atomici non serve solo l'uranio arricchito al 90%, anche se l'Iran secondo gli 007 Usa e il rapporto dell'Aiea è arrivato al 60%, livello troppo alto per il nucleare civile ma basso per usi militari, ma anche la tecnologia per effettuare la sua miniaturizzazione e porlo in una testata. E l'intelligence non ritiene che Teheran abbia ancora questa capacità.

Alcuni analisti americani però hanno fatto presente che resta il rischio che Teheran realizzi un breve un ordigno più grezzo, saltando la fase della miniaturizzazione per inserire l'uranio in un missile, realizzando una specie di "Little Boy", la bomba che gli Usa sganciarono su Hiroshima. E l'aggressività di Israele potrebbe aumentare il rischio che Teheran alle strette prenda questa decisione.