Pacchi bomba in Spagna, oltre all'ambasciata ucraina nel mirino anche il premier Sanchez

Diversi ordigni intercettati negli ultimi giorni. Ieri l'attacco alla sede diplomatica di Madrid era diretto all'ambasciatore Pohoreltsev. Oggi buste incendiarie a base militare e ministero della Difesa

Madrid, 1 dicembre 2022 - Prima la bomba carta all'ambasciata ucraina di Madrid, con l'esplosione che ieri - mercoledì 30 novembre - ha leggermente ferito un impiegato. Poi la fabbrica d'armi di Saragoza che ha ricevuto un ordigno simile a quello recapitato nella sede diplomatica: in questo caso un gruppo specializzato della polizia ha provveduto all'esplosione controllata del pacco, senza che siano stati registrati danni a persone o a cose. Secondo i media, l'azienda coinvolta nell'attacco - la Instalaza - ha fabbricato armi inviate a Kiev per fronteggiare l'invasione dell'esercito russo.

Le forze dell'ordine spagnole davanti all'ambasciata ucraina
Le forze dell'ordine spagnole davanti all'ambasciata ucraina

Base militare e ministero della Difesa nel mirino

Ora a rendere tutto ancora più inquientante, facendo scattare l'allerta in Spagna, c'è la busta sospetta arrivata nella notte alla base militare di Torrejón de Ardoz (Madrid): lo riportano l'agenzia Efe e altri media spagnoli. Stando alle prime informazioni, la busta è stata intercettata dallo scanner di controllo di una delle strutture della base ed è ora analizzata dalla polizia. Era indirizzata a un centro per satelliti ospitato dalla base stessa. I quotidiani El País ed El Mundo affermano che potrebbe contenere esplosivo. Ma non solo. Sempre secondo El Mundo, una lettera incendiaria è stata recapitata oggi anche al ministero della Difesa.

Plico esplosivo al premier Sanchez

Inoltre si è scoperto che il 24 novembre, i servizi di sicurezza della presidenza spagnola hanno intercettato e neutralizzato una busta contenente "materiale pirotecnico" destinata al premier Pedro Sanchez: lo rendono noto l'agenzia Efe ed altri media, citando fonti del ministero dell'Interno. Lo stesso ministero ha informato di tale episodio il tribunale dell'Audiencia Nacional. In un comunicato, il ministero dell'Interno spagnolo spiega che la busta bomba diretta al premier Sanchez è arrivata alla Moncloa (la sede della presidenza) per posta ordinaria. L'ordigno è stato fatto detonare in maniera controllata. "In attesa dei risultati definitivi delle analisi che si stanno effettuando, la busta potrebbe contenere una sostanza simile a quella utilizzata nei fuochi d'artificio - spiega la nota -. Per le sue caratteristiche e il suo contenuto, questa busta sarebbe simile a quelle ricevute dall'ambasciata ucraina a Madrid, dall'azienda Instalaza di Saragozza e dalla base aerea di Torrejón".

Bomba carta diretta all'ambasciatore ucraino

Intanto è emerso che la bomba carta esplosa ieri alla sede diplomatica ucraina di Madrid era destinata all'ambasciatore in Spagna, Serhii Pohoreltsev. Lo riportano diversi media, i quali mostrano una foto in cui si vede il nome del diplomatico sull'etichetta del destinatario. Proprio per questo motivo, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ordinato di rafforzare urgentemente la sicurezza di tutte le ambasciate ucraine all'estero, sottolineando che chiunque sia dietro questa esplosione "non potrà intimidire i diplomatici o interrompere il lavoro quotidiano per rafforzare l'Ucraina e contrastare l'aggressione russa".

Task force sicurezza

Anche le autorità spagnole hanno deciso di rafforzare le misure di sicurezza per la protezione dell'ambasciata ucraina di Madrid e di tutti gli edifici pubblici, mentre la polizia ha immediatamente attivito il protocollo anti terrorismo.