Giovedì 18 Aprile 2024

Oslo, ventenne arrestato per l'attacco alla moschea fa scena muta

La polizia norvegese inquadra l'episodio come terrorismo. Sicurezza incrementata nei luoghi di culto islamici

Sparatoria in moshce a Oslo: la polizia norvegese interviene in forze (Ansa)

Sparatoria in moshce a Oslo: la polizia norvegese interviene in forze (Ansa)

Baerum (Oslo), 11 agosto 2019 - Non risponde alle domande il ventenne norvegese che, armato, con indosso giubbotto antiproiettile e un elmetto, ha fatto irruzione nella moschea del centro islamico al-Noor, a Baerum, a meno di 15 chilometri dal centro di Oslo, ferendo una persona prima di essere arrestato dalla polizia per tentato omicidio. L'aggressione è avvenuta alla vigilia della Festa del Sacrificio, una delle ricorrenze religiose più importanti per i musulmani, e ora la polizia ha innalzato il livello di sicurezza intorno ai luoghi di culto. Intanto il giovane indagato si è trincerato nel più assoluto silenzio. Secondo Rune Skjold, portavoce delle autorità, l'autore dell'attacco "intendeva seminare il terrore, ha manifestato idee estremiste, posizioni xenofobe". L'assalitore ha ferito uno dei fedeli, prima di essere bloccato da uno dei presenti. Diverse ore dopo la polizia ha scoperto il cadavere di una giovane donna, parente del sospettato, nella casa di lui, di conseguenza ha modificato il capo di imputazione, che ora include l'ipotesi di omicidio.

Le fasi dell'irruzione

Tra i primi a raccontare ieri ai media locali le dinamiche dell'aggressione è stato il responsabile della moschea, Irfan Mushtaq. "Indossava un giubbotto antiproiettile, un elmetto e un'uniforme e aveva diverse armi", ha riferito l'uomo. Il ragazzo ha fatto irruzione dalla porta a vetri, frantumandola, per poi iniziare a sparare. E' stato fermato da uno dei fedeli presenti, che è riuscito a tenerlo sotto controllo fino all'arrivo della polizia. Di questo ragazzo, che secondo le autorità è un abitante della zona, si sa per ora poco. La polizia non ha escluso che avesse dei complici, ma su questo sono in corso accertamenti. Al momento, gli inquirenti non hanno in mano elementi che facciano pensare a un attacco terroristico, scrivono i media norvegesi, e stanno vagliando i contenuti postati online dal giovane. "Sappiamo che è stato online ed esamineremo più da vicino, ma al momento non possiamo dire altro al riguardo", hanno detto i vertici della polizia in conferenza stampa. 

Nella casa dell'uomo che ha aperto il fuoco la polizia norvegese ha trovato, come si diceva, il corpo senza vita di una donna. Secondo gli inquirenti, la donna morta era una parente dello sparatore, che è sospettato di averla uccisa. 

L'Occidente ha conosciuto una serie di attacchi di nazionalisti bianchi, per esempio negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, dove a Christchurch a marzo 51 musulmani sono stati uccisi nell'attacco a due moschee. Il killer di Christchurch aveva pubblicato un manifesto carico di odio in cui dichiarava di essere stato ispirato dalle idee di estrema destra del norvegese Anders Behring Breivik, responsabile della strage di Oslo e Utoya di luglio del 2011, in cui uccise 77 persone molte delle quali adolescenti.