Giovedì 25 Aprile 2024

Oscar Pistorius può chiedere la libertà condizionale

L'atleta sudafricano paralimpico ha scontato metà della pena già a luglio. Ma deve incontrare i genitori di Reeva Steenkamp prima

Reeva Steenkamp e Oscar Pistorius (AFP)

Reeva Steenkamp e Oscar Pistorius (AFP)

Johannesburg, 8 novembre 2021 - Oscar Pistorius potrebbe tornare presto in libertà con la condizionale. Il campione sudafricano paralimpico ha già scontato metà della pena per l'omicidio della fidanzata, la modella Reeva Steenkamp.

Pistorius sparò alla fidanzata 29enne alle prime ore del giorno di San Valentino del 2013. L'atleta fece fuoco quattro volte contro la porta del bagno, colpendo Reeva chiusa dentro. 

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Pistorius fu giudicato colpevole in appello di omidicio volontario e venne condannato nel 2017 a 13 anni e cinque mesi di carcere, una pena più che raddoppiata rispetto al primo grado. 

Già a luglio il 34enne Pistorius aveva scontato il periodo minimo di carcere richiesto per domandare la libertà condizionale. Dal dipartimento carcerario del Sudafrica si apprende che a ottobre Pistorius avrebbe potuto tenere un colloquio preliminare con i genitori di Reeva Steenkamp, passaggio integrante della valutazione sulla libertà vigilata. Ma quell'incontro saltò perchè, come ha spiegato l'avvocato dei Steenkamp, gli stessi non erano stati informati sulle procedure da seguire. Inoltre i servizi penitenziari sudafricani avrebbero dovuto tenere colloqui preliminari con la vittima, o in questo caso i genitori della vittima, e con il detenuto, ma sono stati rinviati a data da destinarsi. E manca anche la relazione dello psicologo e degli assistenti sociali su Pistorius.

Pistorius era un atleta e un personaggio pubblico molto noto: ai Giochi di Londra 2012, l'anno prima dell'omicidio, fu il primo amputato bilaterale a partecipare alle Olimpiadi per normodotati. Privo di gambe, era soprannominato "Blade Runner", per via delle protesi con cui correva. La sua forza come atleta era stata un esempio per i disabili del mondo, fino al San Valentino del 2013: Pistorius sostenne di aver sparato perchè convinto che in bagno fosse penetrato un ladro, ma la magistratura sudafricana ritenne invece che quella mattina tra lui e Reeva ci fosse stata una lite, e che lui abbia fatto fuoco sapendo che dietro la porta c'era la sua fidanzata.