Oscar 2022, Sean Penn agita Hollywood: "Se non ci sarà Zelensky, boicottare la cerimonia"

In corso le trattative per avere il presidente ucraino in collegamento. Ma nella notte delle star, possibili anche altre proteste

Roma, 27 marzo 2022 - La guerra in Ucraina arriva agli Oscar 2022 e agita Hollywood. Se il presidente Volodymyr Zelensky non sarà invitato o non gli sarà consentito di parlare, “mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia”. Lo ha dichiarato l’attore e regista Sean Penn nel corso di un’intervista con la Cnn.

Sommario

Il caso Sean Penn

L’attore e regista, vincitore di ben due statuette nel corso della sua carriera, ha provato in prima persona le conseguenze del conflitto in Ucraina: nel momento dello scoppio del conflitto,  Penn  si trovava infatti proprio nel Paese per girare un documentario, e per mettersi in salvo ha dovuto raggiungere a piedi il confine con la Polonia.

L'attore statunitense Sean Penn
L'attore statunitense Sean Penn

Oscar 2022 e guerra Ucraina

“L’Ucraina è la punta di diamante della lotta per i sogni della democrazia - ha detto alla Cnn l’attore statunitense, che ha dichiarato recentemente di voler aiutare i rifugiati in Polonia tramite la sua fondazione umanitaria -. Se la lasciamo a combattere da sola, perdiamo la nostra anima come America”.

"Distruggo le statuette"

Penn ha minacciato di essere pronto, nel caso, a distruggere le sue statuette (“I’ll smelt my Oscars”). “Non c’è niente di più grande che gli Academy Awards potrebbero fare che dare a Zelensky l’opportunità di parlare a tutti noi”, ha detto. “Mi risulta che sia stata presa la decisione di non farlo. Non sono io a commentare se il presidente Zelensky avesse voluto o meno farlo” ma se l’Accademia avesse “scelto di non sostenere la leadership in Ucraina, allora penso che sarà stato il momento più vergognoso di tutta la storia di Hollywood”. 

 

La trattativa

Ancora non è noto se il premier dell’Ucraina Zelensky sarà presente in collegamento virtuale alla cerimonia degli Oscar, in programma stanotte a partire dalle 2, ora italiana. Le trattative per la sua presenza, secondo i rumors, sarebbero però in corso. L’ipotesi di una finestra ‘istituzionale’ dedicata al conflitto era stata scartata dagli organizzatori per evitare un contrasto troppo stridente con i momenti di intrattenimento e il clima di festa della Notte degli Oscar.

Le proteste

Ma il clamoroso boicottaggio invocato da Sean Penn rischia di non essere l'unico elemento di disturbo nella notte degli Oscar. A minacciare proteste ci sono anche i rappresentanti delle categorie cinematografiche più tecniche che vedranno la loro premiazione tagliata dalla diretta per motivi di ‘ritmo’ dello show televisivo.