Sabato 20 Aprile 2024

Isole Mayotte, il mistero delle onde sismiche anomale che hanno scosso il Pianeta

Il terremoto rilevato lo scorso 11 novembre dai sismografi di molti paesi per più di venti minuti, che nessuno sembra aver avvertito. I ricercatori al lavoro per scoprire le cause dell'evento insolito

La città di Dzaoudzi alle Mayotte

La città di Dzaoudzi alle Mayotte

Roma, 1 dicembre 2018 - Un boato misterioso ha scosso il mondo intero. Era la mattina dell'11 novembre scorso e alle 10.30 ora italiana, a 25 chilometri al largo delle isole Mayotte, arcipelago situato fra l'Africa e la punta settentrionale del Madagascar, si sono generate delle onde sismiche che si sono propagate per tutta l'Africa. Un terremoto anomalo rilevato dai sismografi di molti Paesi per più di 20 minuti, ma che nessuno sembra aver avvertito. Le onde hanno anche attraversato l'Oceano Atlantico, investendo il Cile, la Nuova Zelanda e il Canada, fino a toccare le Hawaii, situate a 17mila chilometri di distanza.

Solo una persona ha notato il segnale anomalo sui sismografi del Servizio geologico statunitense. Su Twitter utilizza il nome di @matarikipax ed è un appassionato di terremoti. E' stato proprio lui ad essersi accorto degli strani zig zag sugli schermi postandone le immagini sul social. E' bastato questo ad attirare l'attenzione dei ricercatori di tutto il mondo, curiosi di riuscire a trovare la fonte di queste onde. È stato l’impatto di un meteorite? L’eruzione di un vulcano sottomarino? Un terremoto sul fondale dell'oceano provocato da fenomeni ancora da studiare? “Non ho mai visto niente di simile, ma questo non significa comunque che alla fine la causa sia così insolita”, ha dichiarato Göran Ekström, sismologo della Columbia University specializzato in terremoti anomali.

Molte caratteristiche delle onde sono particolarmente strane, a partire dalla bassa frequenza fino alla loro espansione globale. Il perché prova a spiegarlo Stephen Hicks, sismologo dell’University of Southampton, secondo il quale le tensioni accumulate nella crosta terrestre rilasciano energia attraverso un movimento improvviso e repentino della stessa crosta. I segnali che viaggiano più velocemente sono le onde primarie, che sono onde di compressione che si muovono insieme. Poi arrivano le onde secondarie, che hanno un movimento più orizzontale. Entrambe le tipologie sono chiamate body wave e hanno frequenze relativamente alte, aggiunge Hicks. Alla fine, arrivano le onde superficiali lente e lunghe, che sono simili agli strani segnali provenienti dalle isole Mayotte. Nei terremoti di forte intensità queste onde superficiali possono vagare sul pianeta diverse volte. Il fatto è che non c’è stato alcun terremoto di grande intensità tale da giustificare una generazione di onde a bassa frequenza. Le misteriose onde di Mayotte sono ciò che gli scienziati definiscono monocromatiche. La maggior parte dei terremoti emette onde con un gran numero di frequenze differenti, ma il segnale delle isole Mayotte era un chiaro zig zag dominato da un tipo di onda che impiegava 17 secondi per ripetersi. “È come se aveste vetri colorati e vedeste solo rosso”, ha spiegato Anthony Lomax, esperto di sismologia.

Sulla base delle indagini scientifiche condotte finora, le scosse sembrano essere collegate ad uno sciame sismico che colpisce le isole Mayotte dallo scorso maggio, con la scossa più forte registrata il 15 di quel mese (magnitudo di 5.8, la più alta nella storia delle isole). La frequenza di queste scosse è diminuita negli ultimi mesi e non si sono verificati terremoti fino alle misteriose scosse di qualche settimana fa. Il French Geological Survey (Brgm) sta monitorando attentamente le scosse recenti e suggerisce che al largo della costa potrebbe essere in sviluppo un nuovo centro di attività vulcanica. Non una buona notizia per i geologi, dal momento che si tratta di un’area che non è stata studiata in dettaglio. “La posizione dello sciame è al limite delle mappe geologiche che abbiamo. Ci sono molte cose che non sappiamo”, ha dichiarato Nicolas Taillefer, direttore dell’unità di rischio sismico e vulcanico del Brgm. E per quanto riguarda le onde dell’11 novembre, aggiunge, "è qualcosa di nuovo nei segnali delle nostre stazioni".

Nonostante il mistero, gli scienziati hanno però qualche indizio. Sanno che Mayotte è in movimento. Dalla metà di luglio, le stazioni Gps sulle isole hanno tracciato uno scivolamento di 6 centimetri verso est e 3 verso sud. Utilizzando queste misurazioni, gli scienziati stimano che un corpo magmatico si sta comprimendo attraverso il sottosuolo nei pressi delle isole. Di più: sempre secondo supposizioni scientifiche, a causare le lentissime vibrazioni nelle isole potrebbe essere stata un’eruzione sottomarina in grado di produrre queste scosse, anche se al momento mancano le prove. Per adesso, quindi, per gli esperti è molto difficile determinare la causa o formulare una teoria corretta.